Programma amministrativo
del candidato Sindaco Antonio Palumbo
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Introduzione
Un numeroso gruppo di favaresi, composto da semplici cittadini, operatori politici e sociali, professionisti, commercianti, studenti, ha deciso di mettere insieme il proprio impegno e la propria esperienza personale, professionale, politica e amministrativa, per preparare liste utili a concorrere in forma vincente al rinnovo del Consiglio comunale e all’elezione diretta del nuovo Sindaco per la creazione di una proposta politica che possa essere vincente alle prossime elezioni amministrative e possa dare, soprattutto, una risposta concreta alle numerose criticità cittadine. In questa ottica, siamo partiti con l’elaborazione, aperta al contributo di tutti coloro che intendevano condividere e partecipare attivamente, di una bozza di piattaforma programmatica per il futuro Governo della Città.
Consapevoli delle emergenze che affliggono il nostro tessuto sociale, umano, culturale, urbano ed economico, riteniamo che solo unendo fortemente e concretamente forze, idee ed impegno di cittadini, associazioni di volontariato, imprenditori, professionisti, movimenti civici e politici presenti nella nostra città si possa concorrere al miglioramento della qualità della vita di ciascuno di noi, come singolo e come società, in forma dinamica, basandoci sull’Etica del Noi e sulla Nobiltà dell’impegno politico ed amministrativo che dovrà essere portato avanti con correttezza, trasparenza e disinteresse personale, nell’ottica esclusiva del perseguimento del bene comune.
Favara è da sempre una città di grandi contraddizioni: da un lato, vive una grave ed evidente crisi economico-finanziaria, con un elevato indice di disoccupazione lavorativa, con un profondo e diffuso degrado urbano, sociale e morale; dall’altro, ha visto nascere, sviluppare e radicarsi, brillanti e qualificate esperienze private di carattere imprenditoriale, economiche, associative, artistiche, commerciali e culturali in variegati settori quali il turismo, l’agricoltura, l’arte contemporanea, il mondo sportivo, il volontariato, la disabilità, l’emarginazione, la solidarietà.
Queste esperienze ed intelligenze creative organizzative vanno sostenute e valorizzate sempre più, perché portano a guardare questo presente con fiducia per proiettarlo verso un futuro migliore ed uno sviluppo costruibile e sostenibile. Su queste basi, bisogna ridisegnare e ricostruire Favara, città mediterranea ed europea nuova, aperta, solidale e democratica, che sappia non solo ripristinare una condizione di vita “normale”, fatta di decoro pubblico, pulizia delle strade e ambienti pubblici, regole sociali, rispetto del bene comune, trasparenza dell’azione amministrativa, ma, che sia capace, anche, di guardare al proprio futuro – per i prossimi decenni – in una coraggiosa visione di rigenerazione urbana e territoriale, di innovazione sociale, culturale, ecologica, economica e digitale, mettendo al centro della propria azione politico-amministrativa la “cultura del progetto”, che utilizzi un modello di sviluppo rigenerativo e creativo attraverso la riappropriazione dei luoghi, la partecipazione, la legalità.
Per tali motivi abbiamo voluto chiamare questa iniziativa “Scegli Progetto Comune”, nel duplice significato di progetto che appartiene a tutti noi e di progetto che guarda alla gestione e alla guida futura del governo della nostra amata città. Noi abbiamo deciso di continuare ad esserci, di spenderci in prima persona con realismo e senso di responsabilità ma, al tempo stesso, con coraggio ed entusiasmo, coscienti della gravità del momento ma anche della assoluta necessità di farci carico del rinnovamento, di invertire la rotta verso un porto sicuro e un futuro migliore; senza rinunciare alle azioni quotidiane, concrete e sostenibili, ma guardando anche e soprattutto ai prossimi anni che abbiamo davanti con rinnovata convinzione e speranza.
Come abbiamo redatto il nostro programma
Cari concittadini, quella che leggerete è una sintesi frutto di numerosi incontri con le varie energie di Favara indipendentemente dall’orientamento politico di appartenenza.
Si tratta di un documento che, riteniamo, possa guidare l’azione dell’Amministrazione comunale nei prossimi anni di mandato con punti chiari, essenziali e, soprattutto, raggiungibili.
Snellire e informatizzare la macchina comunale, eliminare le opacità, ristabilire un vero e proprio patto sociale con i cittadini che veda il pagamento di tasse giuste ed eque quali corrispettivi di servizi efficienti, superare la fase del dissesto finanziario, ripristinare i servizi comunali, ma anche sostenere con forza un concetto di Cultura diffuso.
Ogni rivoluzione non può che essere culturale, per questo nel documento che state leggendo non non ci sarà un capitolo dedicato, ma abbiamo deciso di rendere la Cultura un “filo rosso” che attraversa tutto il programma, perché siamo convinti che se il recupero dei nostri beni culturali e la nostra memoria sono Cultura, anche il rispetto delle regole è Cultura, l’efficienza nei servizi è Cultura, la buona politica è Cultura.
Dobbiamo quindi respingere, per rispetto dei cittadini favaresi, ogni forma di retorica: il nostro paese, necessita di un impegno politico serio e costruttivo, e noi siamo pronti a offrirlo.
Punti programmatici.
1) Risanamento economico e personale
È ineludibile e prioritario affrontare la grave situazione economico-finanziaria dell’Ente. Il Comune è in stato di dissesto finanziario dal 23 novembre 2016. Tutto ciò produce effetti anche sulla mancanza di bilanci equilibrati degli anni 2020 e 2021 e relativi consuntivi almeno, fino all’insediamento della nuova Amministrazione.
Il Comune di Favara presenta ormai da tempo gravi livelli di criticità per quanto riguarda la gestione economico-finanziaria.
Dalle diverse relazioni della Corte dei Conti, del servizio finanziario del Comune e del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune si ricava un quadro di pregressa mala gestio e di estremo allarme che va fronteggiato con straordinario impegno.
Oggi, per intraprendere la strada del risanamento, occorre muoversi almeno lungo le seguenti direttrici:
- A) porre in essere interventi mirati a fronteggiare la ormai cronica crisi di liquidità, che attualmente impedisce al Comune di far fronte ai propri obblighi correnti (pagamento degli stipendi al personale e copertura economica dei servizi essenziali) e di eliminare i debiti ormai consolidati;
- B) predisporre interventi progressivi per ricondurre in equilibrio entrate e uscite del Comune. Quanto al primo aspetto, occorre procedere nell’immediato al controllo dell’evasione tributaria avviando un percorso di riscossione efficace, distinguendo tra evasione di necessità ed evasione volontaria e realizzando nel primo caso, le necessarie misure di tutela per le situazioni di fragilità economica.
- C) ottimizzare il funzionamento della macchina burocratica per consentire l’accelerazione delle procedure relative alla valutazione di tutte le pratiche di sanatoria edilizia;
- D) trasferimento alla gestione diretta comunale dei servizi pubblici;
- E) analisi del contenzioso in corso e ricorso alla conciliazione per tentare di ridurre il costo per l’ente.
Preliminare a tutto questo è che l’Amministrazione rediga e gestisca il bilancio valutando costantemente le spese dopo avere certificato la effettività e veridicità delle entrate. Ciò servirà a rendere il più possibile corrispondente la “competenza” e la cassa.
- a) Tributi
Premesso che il corretto funzionamento della macchina amministrativa comunale e l’erogazione dei servizi ai cittadini, in larga misura, si finanziano attraverso la riscossione dei tributi locali, l’Amministrazione comunale ritiene fondamentale e determinante porre in essere gli accorgimenti necessari al corretto funzionamento dell’ufficio preposto partendo dal suo potenziamento.
Si dovrà, pertanto, procedere ad una bonifica dell’anagrafe tributaria che consenta una corretta e affidabile individuazione della platea dei contribuenti. Ciò al fine di perseguire il puntuale recupero dei tributi locali, garantendo, nel contempo, il rispetto della corretta imposizione.
L’attuazione della misura sopra descritta prevede una serie di iniziative quale il potenziamento delle risorse umane e tecnologiche dell’ufficio tributi e, se necessario, un periodo di supporto tecnico qualificato da parte di aziende specializzate del settore da individuare attraverso avviso pubblico.
Si potrà, di conseguenza, procedere ad una campagna di “normalizzazione” dell’esazione anche attraverso l’adozione di strumenti più efficaci per il recupero di quanto dovuto all’Ente (es. ingiunzione fiscale). Questo processo avrà effetti benefici che potranno consentire, nel medio termine, la creazione di appositi capitoli di spesa con cui finanziare misure di esenzione per le fasce più deboli.
- b) Personale
È mancata in questi anni una visione d’insieme del problema connesso all’ottimizzazione delle risorse umane del Comune che potesse consentire di valorizzare le donne e gli uomini oggi a disposizione.
La pianta organica va urgentemente potenziata e ristrutturata secondo canoni moderni di efficacia ed efficienza. Occorre procedere con la immediata trasformazione di tutti i contratti precari da tempo determinato a tempo indeterminato, grazie alle recenti norme nazionali e regionali che lo permettono come l’estensione temporale dell’applicabilità delle misure per il superamento del precariato nella pubblica amministrazione di cui all’art. 20 del D.Lgs. n. 75/2017 e le norme regionali che garantiscono la sostenibilità finanziaria fino al 2038. La pianta organica del Comune di Favara è asfittica e le risorse umane in servizio vanno incrementate grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 convertito in legge n. 6 agosto 2021, n. 113 infatti ha introdotto “misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del PNRR.
Grazie alla semplificazione della disciplina del nulla-osta per i processi di mobilità in uscita, inserita nella legge 6/2021, sarà anche possibile assumere personale proveniente da altre amministrazioni.
La legge, inoltre, consente un alleggerimento della sanzione del divieto assunzionale in caso di mancato rispetto del termine per l’approvazione del bilancio di previsione, del rendiconto, del bilancio consolidato, e degli altri adempimenti previsti dall’art. 9, comma 1-quinquies, del D.L. n. 113/2016; le selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei all’assunzione nei ruoli degli Enti locali; e la costituzione di uffici associati per l’attuazione e il monitoraggio dei Piano integrato di attività e organizzazione.
Sarà anche presa in considerazione la possibilità di assumere personale tecnico, a tempo determinato, grazie agli stanziamenti statali che assegnano ai comuni risorse finanziarie da dedicare agli adempimenti tecnici e amministrativi relativi al Superbonus 110%.
Essenziale per una città più sicura e decorosa, sarà il potenziamento del Comando di Polizia Municipale. Il personale in servizio con le mansioni di “vigile urbano” deve crescere: per raggiungere tale obiettivo, si procederà attraverso l’istituto della mobilità, di interpelli interni e di bandi di concorso dedicati. Il personale dovrà inoltre essere dotato di strumenti e mezzi idonei per consentire il controllore territorio (auto di servizio, divise invernali ed estive, fototrappole, eccetera).
Per ottimizzare l’attività di controllo del territorio e di monitoraggio delle eventuali criticità connesse al traffico si potranno istituire dei punti di controllo fissi in alcune zone particolarmente sensibili come via Capitano Callea, Piazzetta della Pace, Corso Vittorio Veneto, via Roma ecc.
- c) Efficientamento della spesa per gli affitti
Al fine di sgravare l’Ente dal costo rappresentato dai fitti passivi, realizzeremo un piano che programmi nel medio e lungo termine interventi per il censimento, il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio comunale esistente. Si provvederà inoltre alla verifica del costo degli affitti e della congruità del prezzo.
2) Partecipazione, Coesione sociale e Democrazia
Prioritario, per la nostra visione politica, è garantire il pieno coinvolgimento dei cittadini in ogni scelta amministrativa anche al fine di ristabilire un rapporto di fiducia con l’Ente, che in questi anni è stato tutt’altro che una “casa di vetro”. Questo potrà essere realizzato attraverso strumenti di democrazia partecipata e garantendo la massima trasparenza e pubblicizzazione degli atti amministrativi.
Grande importanza sarà data alla valorizzazione delle energie espresse dal mondo dell’associazionismo e al mondo del civismo: le necessità vanno ascoltate e devono concretamente indirizzare l’azione amministrativa.
Andrà ricostruito, dopo anni di isolamento, un rapporto costruttivo con gli Ordini professionali e le associazioni di categorie in quanto rappresentanza della società civile e del mondo dei professionisti.
3) Innovazione e pianificazione: Pnrr e gli Obiettivi di Agenda 2030
Nell’ottica di un Comune green ed efficiente è necessario investire nella diffusione di impianti per la produzione di energia pulita proveniente dalle fonti rinnovabili, nel risanamento ambientale e nella valorizzazione delle risorse per implementare il turismo e nella diffusione e creazione della rete per la mobilità elettrica e sostenibile.
Puntare con forza sulla progettazione che possa consentire di intercettare le risorse regionali, statali ed europee: questa è, a tutti gli effetti, una delle poche strade effettivamente percorribili per realizzare interventi ordinari e straordinari di riqualificazione urbana.
Provvederemo alla creazione di uno specifico Ufficio per l’attuazione del Pnrr e per il raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030.
4) Urbanistica, centro storico e infrastrutture
- Recupero del centro storico
Il vigente Piano regolatore generale di Favara ha individuato la zona “A” (Centro Storico), per il quale prevede interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione dell’antico tessuto edilizio urbano esistente, rinviando ad uno specifico Piano di Recupero interventi di programmazione generale e pianificazione.
Ormai, dato l’attuale stato di degrado e abbandono in cui versa il cuore antico della nostra città, non è procrastinabile la redazione del Piano di Recupero, come previsto dalla legge regionale n. 13 del 10.7.2015, al fine di favorirne la tutela e valorizzazione, attraverso, anche, interventi di rigenerazione urbana.
Il Piano di Recupero, reso attuativo dopo le previste approvazioni, sarà lo strumento di riferimento per qualsiasi intervento nel Centro Storico, l’unico in grado di sottrarre le strutture edilizie ancora esistenti a interventi di demolizione e/o ristrutturazioni spesso sommarie e nella assoluta mancanza di rispetto dei caratteri stilistici e costruttivi degli antichi manufatti.
Nelle more della redazione e approvazione del Piano, per le aree ormai rese libere o per quelle caratterizzate da edilizia di base non qualificata e irrecuperabile, compatibilmente con le previsioni del Piano, l’Amministrazione interverrà con opere di bonifica e sistemazione prevalentemente a verde e servizi. Questi interventi, tendenti a riqualificare le aree caratterizzate da forte degrado, associate ad altre iniziative politiche, serviranno da volano per interventi di iniziativa privata nelle varie zone.
Tra queste, ad esempio, la realizzazione di attività come quelle dell’albergo diffuso.
- B) Strumenti urbanistici
Al fine di armonizzare il paesaggio cittadino sarà necessaria l’approvazione e attuazione di un piano del colore. Non è più rinunciabile inoltre la redazione di un Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile che possa ripensare alla viabilità cittadina.
Sarà inoltre effettuata una variante al Prg di Favara con l’inserimento delle zone edificate individuate come “Favara ovest”, con conseguente riclassificazione delle zone interessate al fine di sanare una ferita che da troppi anni penalizza e mortifica alcuni nostri concittadini.
Qualunque strumento urbanistico, comunque, avrà come punto centrale la riduzione del consumo di suolo, con una inversione di tendenza rispetto alla cementificazione “selvaggia” che ha ferito il nostro territorio in questi anni.
- C) Recupero di manufatti e ambienti storici e della memoria
Nell’ambito del recupero e valorizzazione dei beni culturali saranno redatti appositi progetti finalizzati:
- alla manutenzione ordinaria e straordinaria del Castello chiaramontano, per renderlo nuovamente fruibile nella sua interezza e farlo ritornare polo di attrazione culturale per la città e per la provincia;
- completamento dei lavori di recupero dell’ex carcere mandamentale e riutilizzo della struttura;
- riqualificazione del piano della collina di San Francesco, individuato come piazza d’armi, attraverso interventi di sistemazione a verde, con percorsi di relax e di visita di testimonianze storiche e archeologiche da riportare alla luce (cripte del cinquecentesco convento francescano, la cisterna dell’antico giardino);
- intervento di manutenzione e riutilizzazione dei locali dell’ex Boccone del povero con particolare riferimento per la ex chiesa dell’Immacolata Concezione da dedicare a luogo della memoria del barone Antonio Mendola, con riesumazione della salma, attualmente all’interno di una nicchia ricavata all’esterno del muro della chiesa e ricollocazione in apposito sacello all’interno della ex chiesa, sul luogo dove prima si trovava il sarcofago e sul quale si prevede la ricollocazione di quest’ultimo.
- divulgazione della conoscenza e della memoria storica del territorio favarese attraverso il coinvolgimento del corpo insegnante, con spazi dedicati alla didattica nelle scuole e allestimenti museali, con particolare riferimento per le aree archeologiche e le zolfare. Per le zolfare, essendo stato il territorio di Favara il più ricco bacino solfifero dell’hinterland agrigentino, l’Amministrazione potrebbe assurgere al ruolo di capofila, consorziandosi con altri Comuni, come Racalmuto, Comitini, Naro, Agrigento, etc., che nei secoli passati hanno avuto una storia solfifera comune, e attraverso dei progetti comuni potrebbero attingere a dei finanziamenti mirati al recupero, alla conoscenza e fruizione di queste antiche realtà storiche. Fulcro di questi percorsi non può non essere la zolfara di Ciavolotta. Le infrastrutture abbandonate, ma parzialmente recuperate potrebbero (in sinergia con Agrigento e il Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi) essere il primo nucleo di un museo diffuso dello zolfo e di un laboratorio didattico (per scuole, popolazione locale, per convegni, ecc). Dopo il sito archeologico di Rocca Stefano e fino all’invaso di San Giovanni, percorrendo la ex strada ferrata dell’antico feudo Deli, si conserva un piccolo parco “naturale” che merita di essere preservato e che potrebbe diventare il primo Ecomuseo dello zolfo in Sicilia. Questo obiettivo potrà essere raggiunto non realizzando nuove strutture, ma recuperando l’esistente e soprattutto investendo in formazione per la creazione di personale specializzato, individuando, nelle competenze linguistiche, le caratteristiche da valorizzare, puntando alla promozione e alla conoscenza del territorio favarese per destagionalizzare e variare l’offerta turistica che oggi la città è capace di offrire, ma anche per tutelare luoghi di grande qualità naturalistica.
- Valorizzazione e riscoperta dell’opera letteraria di Antonio Russello anche in ottica di potenziamento dell’offerta turistica, in sinergia con le istituzioni già esistenti come la Centro Studi “Antonio Russello” e la “Strada degli Scrittori” e la partecipazione di privati operanti nel settore dell’editoria e della promozione culturale e turistica.
- D) Cimiteri comunali
L’Amministrazione comunale interverrà da un lato tutelando i luoghi di interesse storico, dall’altro fornendo i corretti servizi ai cittadini.
Si valuterà, nell’immediato, la sospensione di iniziative imprenditoriali private che interessino i luoghi di sepoltura comunali, anche al fine di tutelarne il valore monumentale.
Si provvederà alla completa informatizzazione dell’anagrafe mortuaria per garantire trasparenza ma anche per individuare eventuali situazioni che necessitano di regolarizzazione.
I luoghi di sepoltura dovranno essere soggetti ad attività di manutenzione ordinaria e straordinaria anche con l’utilizzo di manodopera derivante dai Puc (Progetti Utili alla Collettività). Si dovrà puntare sull’efficienza energetica per quanto riguarda gli impianti di illuminazione.
- E) Opere incompiute
L’Amministrazione comunale avvierà un’attività di censimento delle opere oggi incompiute e dei progetti non completati o che possono essere recuperati per il finanziamento. La forte carenza infrastrutturale che colpisce il nostro territorio non permette di perdere una sola opportunità per i nostri cittadini.
5) Efficienza della pubblica amministrazione
Investire nell’informatizzazione è per un Comune come quello di Favara una scelta vincente e necessaria soprattutto sul lungo periodo. Questo perché aumenterà l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa.
La smaterializzazione delle procedure agevolerà il lavoro dei liberi professionisti e garantirà maggiore trasparenza, oltre che ad ampliare la platea dei servizi a disposizione dei cittadini fruibili via internet. Una scelta questa particolarmente importante in tempi di pandemia, a tutela della salute pubblica e delle fragilità in particolare.
In tal senso una parte determinante sarà svolta da una totale revisione dei regolamenti comunali che andranno aggiornati e riadattati alle nuove esigenze dei cittadini e delle attività commerciali.
6) Servizi Sociali
Si procederà al censimento delle persone con disabilità, necessario per una futura programmazione degli interventi e dei servizi. L’Amministrazione comunale si impegnerà a dare uno specifico indirizzo in sede alla formulazione del PAI (Piano Assistenziale Individualizzato), volta a garantire un’adeguata valutazione e assistenza commisurata alla natura del bisogno attraverso una più efficiente ripartizione dei fondi regionali. Il Comune garantirà l’attuazione del PAI per garantire l’assistenza domiciliare (disabili- anziani).
Si garantirà l’impegno a monitorare la regolarità e l’ottimizzazione dei servizi svolti dalle cooperative e dalle Associazioni accreditate. L’Amministrazione agirà sollecitando in sede di Distretto Socio Sanitario ad applicare le leggi nazionali e regionali per garantire la libertà di scelta.
Sarà prioritaria l’eliminazione delle barriere architettoniche per rendere pienamente fruibile la città alle persone con disabilità: questo sarà possibile con il reperimento di fondi esterni a quelli comunali, l’utilizzo di personale comunale e dei percettori del reddito di cittadinanza tramite l’utilizzo dei Puc (Progetti Utilità Collettiva).
L’amministrazione provvederà ad attivare la consulta comunale delle associazioni delle famiglie di disabili, in modo da ricevere indicazioni sulle difficoltà da loro quotidianamente riscontrate e sulle eventuali necessità. Sarà inoltre necessario attivarsi per una gestione comunale del servizio di trasporto disabili presso scuole e strutture riabilitative.
Si agirà sul tema del contrasto al disagio economico, psicologico e sociale tramite il servizio del “Civico Zero” destinato ai senza fissa dimora. Provvedere ad attuare la legge sul “Dopo di Noi” per tutelare le esigenze delle persone con disabilità.
Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, si provvederà all’attivazione del servizio della refezione scolastica, che preveda anche l’utilizzo del personale comunale con lo scopo di abbassare i costi, considerato che la copertura economica attualmente prevista è a totale carico del cittadino come previsto dalle norme in tema di dissesto finanziario.
7) Servizio di igiene ambientale e Acqua.
- a) Rifiuti
La Città ormai da anni versa in una situazione di degrado drammatica che necessita profondi interventi di revisione dell’attuale servizio.
Nel nostro Comune si è attivato un percorso perverso che ha visto il progressivo aumento dei costi, l’aumento dell’evasione e il peggioramento del servizio che ha contribuito a ridurre la percentuale della raccolta differenziata con tonnellate di rifiuti che sarebbero potuti essere avviati ad un percorso di riciclo e valorizzazione che sono finiti in discarica con enormi costi per la collettività.
Per affrontare questa situazione è necessario agire su più fronti: contrasto all’evasione della Tari che oggi rappresenta il 70% dei contribuenti; riorganizzazione del personale responsabile comunale per la gestione del servizio; campagne di sensibilizzazione ed informazione sull’importanza della raccolta differenziata e, nello stesso tempo, forte e deciso contrasto sanzionatorio nei riguardi dei trasgressori; rimodulazione del servizio, in modo da migliorare lo stesso e ridurre il costo complessivo e attivare stringenti attività di controllo dell’attività svolta dalle aziende che gestiscono il servizio. Questo dovrà essere effettuato anche grazie all’attività di sorveglianza civica da parte dei cittadini.
Investiremo con forza per aumentare la quantità e la qualità della raccolta differenziata, oggi crollata ben sotto il 50%. Occorrono controlli giornalieri, sanzioni e posizionamento di telecamere nascoste per scovare e punire pesantemente i trasgressori, cosa ad oggi impossibile perché l’esiguo numero dei vigili urbani non lo permette. Per tale motivo occorre, nell’immediato, stipulare una convenzione con la Polizia provinciale per coadiuvare i nostri vigili urbani e, nello stesso tempo, predisporre gli atti per poter indire con fondi nazionali un nuovo concorso pubblico utile a potenziare il corpo di Polizia municipale.
Si provvederà inoltre, con la rimodulazione del servizio, al miglioramento della raccolta eliminando servizi inutili ed ampliando quelli esistenti, ad esempio: introducendo la turnazione pomeridiana, pulizie straordinarie, interventi in parchi e strutture comunali e riducendo, nel contempo, i costi.
L’insieme di queste scelte riteniamo sia l’unico modo per poter riportare la qualità ambientale della nostra Città ad un livello ottimale e, nello stesso tempo, creerebbe anche le condizioni per poter ridurre i costi del servizio di nettezza urbana, che nel 2021 ha superato la cifra dei 7 milioni di euro l’anno.
- B) Acqua
La creazione dell’Aica, l’Azienda Idrica Consortile Agrigentina, costituisce un elemento rivoluzionario perché restituisce al pubblico la gestione di un servizio essenziale come quello idrico. Per noi si è trattato del coronamento di anni di battaglie in prima linea per l’acqua pubblica, ma questa nuova fase va governata con autorevolezza e attenzione, per scongiurare che i cittadini possano trovarsi ad essere gravati dai costi di un nuovo “carrozzone” e per evitare che si possano ripresentare disservizi diffusi in termini di regolarità della fornitura idrica.
Vigileremo, diversamente da come è stato fatto in passato, all’interno dell’Assemblea dell’ATI, a tutela esclusiva dei cittadini per un servizio efficace, efficiente ed economicamente sostenibile. Affronteremo il tema delle utenze idriche abusive, tutelando le fasce deboli ed agendo nei confronti di chi fruisce del servizio senza pagare.
- C) Energia
I lavori in corso per la metanizzazione cittadina necessitano specifiche attività di monitoraggio delle condizioni di funzionamento della rete in costruzione.
Avviare un programma di produzione energetica attraverso l’uso dei tetti degli edifici comunali e progettazione per la creazione di una rete comune per alimentare l’illuminazione pubblica.
8) Politiche giovanili e sport
Favara deve tornare ad essere una città umana, a misura di giovane. L’amministrazione investirà per fornire servizi nei luoghi di maggiore aggregazione come piazza Cavour o piazza Angelo Giglia, creando degli spazi con wi fi gratuito e recuperare spazi in città in cui sarà possibile praticare sport e musica.
Bisognerà inoltre attivare delle procedure di sostegno ai giovani che intendono intraprendere un’attività imprenditoriale in città con misure di agevolazione che potranno però essere attuate solo dopo che si uscirà dallo stato di dissesto finanziario.
- A) Sport
L’Amministrazione si prodigherà nello sviluppo e nella promozione di tutte le attività sportive. Si investiranno tempo, risorse e competenze al fine di ricavarne dei veri centri sportivi dando allo sport quell’importanza che merita, con l’intenzione di garantire ai nostri atleti strutture sicure e decorosamente attrezzate in grado assicurare al meglio lo svolgimento in sicurezza dell’attività agonistica e sportiva.
Questo si potrà fare prioritariamente con un’anagrafe puntuale degli impianti comunali esistenti valutandone le condizioni e provvedendo successivamente ad attingere alle risorse europee, regionali e nazionali attraverso il ricorso alla progettazione da redigere con personale comunale. Verranno valutate con attenzione le proposte avanzate dalle associazioni sportive per attività di recupero e co-gestione delle strutture stesse con l’unico scopo condiviso di creare quel percorso virtuoso che ha l’ambizione di fare di “Favara” una eccellenza delle attività sportive.
9) Verde pubblico
Favara dovrà essere un paese più verde. Questo risultato sarà raggiunto con una serie di iniziative in larga parte a costo zero.
Applicheremo la Legge 10 del 14 gennaio 2013 che prevede la piantumazione di un albero per ogni nato. Questo permetterà di realizzare un “Parco delle nascite” che fornirà nuovo verde alla città e consentirà anche di arginare i danni arrecati dagli incendi che hanno distrutto il nostro territorio. Garantiremo la piena fruibilità delle aree verdi, creando spazi per bambini per anziani e aree per le attività cinofile.
Riprogetteremo il verde, non solo rimettendo a dimora le piante abbattute negli anni, ma piantumando nelle ville comunali essenze autoctone privilegiando quelle che richiedono un basso consumo di risorse idriche. Coinvolgeremo i cittadini in percorsi comuni di riqualificazione del verde privato per una città più green e sostenibile.
- Attività produttive
L’Amministrazione comunale sarà al fianco dei commercianti di Favara, soprattutto in questa particolare fase storica. Bisognerà collaborare per soddisfare le esigenze dei consumatori e produrre reddito per l’imprenditore offrendo una città accogliente, aperta, vivace e dinamica, che si riempie di persone, che attira turisti, visitatori, lavoratori. Una città gradevole per soggiornare, passeggiare, divertirsi, guardare le vetrine, pranzare, cenare, fare acquisti.
Occorre partire dalle persone e dalle loro esigenze per costruire una città a misura d’uomo. Questo si potrà fare, come già sviluppato nei punti precedenti, con una revisione complessiva della viabilità, riorganizzando il sistema dei parcheggi. Sarà necessario un impegno puntuale per garantire il decoro urbano soprattutto nelle zone della città a vocazione commerciale e andrà ripensato il sistema della raccolta differenziata per quanto riguarda le attività commerciali.
Il centro cittadino si dovrà trasformare in un centro commerciale naturale, con un investimento pubblico/privato per promuovere la “Destinazione Favara”.
Per agevolare chi intende fare impresa in città bisognerà rendere pienamente operativo l’ufficio Suap ed effettuare una ricognizione ed eventuale revisione dei regolamenti comunali vigenti, al fine di garantire regole certe ma contestualmente sburocratizzare il rapporto tra Comune e aziende.
L’Amministrazione comunale valuterà una rivalutazione del contributo Tosap per il suolo pubblico, un atto dovuto soprattutto in una fase storica così complessa, e si impegnerà per l’aggiornamento e l’attuazione del Piano Commerciale.
Per una città più pulita e minori disservizi, l’Amministrazione riprogrammerà il servizio di igiene ambientale disponendo la raccolta giornaliera dell’umido in tutte le attività di bar e ristorazione.
Favara, addì
Il candidato sindaco
Antonio Palumbo
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