Non si può parlare di una pentita, né di una collaboratrice di giustizia. Ma dal maggio scorso l’ex avvocato Angela Porcello, cancellata dall’Ordine dopo essere stata arrestata, il 2 febbraio scorso, nel blitz antimafia “Xydi”, ha iniziato una sorta di percorso di collaborazione con la Dda di Palermo. “Ho fatto parte di Cosa Nostra a partire dal 2015, posso dirvi quello che so”, questo c’è scritto nel primo verbale firmato dall’ex cassiera, e messaggera del mandamento di Canicattì. Secondo i magistrati della Dda non sarebbero emersi elementi di novità, e rilevanza rispetto a quanto già accertato e, quindi, non ci sono i presupposti per un percorso di collaborazione continuativa.
Angela Porcello, comunque, ha già riempito diverse pagine di verbali, ammettendo di avere avuto un ruolo nel mandamento, frutto anche della relazione con l’imprenditore Giancarlo Buggea, e ha parlato di estorsioni, possesso di armi, e addirittura di un omicidio, quello di un bracciante agricolo trovato bruciato sette anni fa nella sua auto, e che sarebbe stato ammazzato per avere sfidato il boss Calogero Di Caro, minacciandolo con una pistola per strada, quando l’anziano capomafia era nella sua abitazione. Sul latitante Matteo Messina Denaro, Porcello invece sostiene di non sapere dove si trova, ma che Buggea in passato, lo avrebbe incontrato.
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