PALERMO – A partire dal 15 ottobre in cento piazze siciliane saranno raccolte le firme per il referendum contro la legge elettorale approvata dall’ Assemblea regionale siciliana nei giorni scorsi. L’obiettivo del Comitato promotore, presentato stamani in una conferenza stampa, è di raccogliere almeno 100 mila firme, a fronte delle 85 mila previste dalla legge nel giro dei prossimi tre mesi.
Del Comitato fanno parte 16 componenti espressione di Margherita, Primavera siciliana, Prc, Pdci, Verdi, Italia dei Valori, Sdi, Repubblicani, Liberali, Radicali e Nuovo Psi. Alla presentazione del Comitato erano presenti anche esponenti della Cgil e delle Rappresentanze sindacali di base (Rdb). Al di lá dello sbarramento del 5 per cento, che penalizza i cosiddetti partiti minori, il Comitato promotore del referendum contesta la doppia scheda elettorale e rivendica maggiore democrazia tra i sessi nella composizione delle liste.
«Quella che comincia oggi – ha detto Leoluca Orlando, della direzione nazionale della Margherita – è una campagna referendaria molto particolare: non è soltanto contro una brutta legge ma è soprattutto contro il consociativismo e un modo brutto di fare politica». Il deputato regionale di Primavera siciliana, Giovanni Ferro, ha reso noto il contenuto di una lettera del leader dei Ds Piero Fassino indirizzata a Emilio Arcuri, presidente dell’ Assemblea nazionale delle liste civiche.
«Fassino – ha detto Ferro – scrive che ‘la presenza delle liste civiche in molte realtá ha consentito quella mobilitá dell’ elettorato che ha determinato la vittoria del centrosinistra in tutti i passaggi elettorali del 2002, 2003 e 2004 e, analogamente, potrá fornire un utile contributo alle prossime elezioni regionali del 2005». E ciò, secondo Ferro, va nella direzione opposta a quella di «Cracolici, Crisafulli, Speziale & co. che hanno approvato, con maggioranza trasversale, una legge elettorale liberticida e iniqua che non consentirebbe l’ elezione di deputati Ars, come di consiglieri negli enti locali, appartenenti ai piccoli partiti».
«Ritengo che il comitato referendario per la democrazia e l’ abolizione della legge elettorale dell’ inciucio debba fare contestualmente una sorta di consultazione popolare per l’ individuazione del candidato a presidente della Regione da contrapporre a Cuffaro o chi per lui». Lo ha detto il segretario regionale di Italia dei Valori, Salvo Raiti. «E’ ora che le forze democratiche veramente alternative al “cuffarismo” e ad consociativismo – ha aggiunto – si adoperino per creare una coalizione diversa e propositiva con personalitá spendibili ed autorevoli».
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