E’ stato assassinato ieri pomeriggio con colpi di lupara, in un vero e proprio agguato, nei pressi della sua masseria, in contrada Mangiaricotta nelle campagne di Ravanusa, il pastore Vito Zagarrio, 40 anni. Gli assassini, almeno due secondo gli investigatori, lo attendevano, probabilmente in moto, sotto un cavalcavia che conduce allo scorrimento veloce Licata–Ravanusa. Forse conoscevano le abitudini dell’uomo. Zagarrio si trovava da solo a bordo della sua Fiat Punto grigia, quando arrivato sotto il cavalcavia è stato affiancato dai killer che gli hanno esploso contro, almeno tre colpi di fucile calibro 12 caricato a lupara. Vito Zagarro è rimasto immobilizzato sul sedile di guida. Non ha avuto nemmeno il tempo di dare gas e scappare. A dare l’allarme ai carabinieri e’ stato un uomo che aiutava Zagarrio nella preparazione dei formaggi. E si sta rivelando un vero e proprio rompicapo per gli inquirenti, quest’omicidio. Zagarrio, sposato e padre di due figli, non aveva precedenti penali. Gli inquirenti non escludono che alla base del delitto possano esserci contrasti tra pastori della zona. Ma al momento e’ solo un’ipotesi non suffragata da elementi investigativi. A coordinare le indagini il sostituto della Procura di Agrigento, Lucia Brescia. Intanto fino a tarda sera i carabinieri della stazione di Ravanusa e quelli del nucleo operativo radiomobile di Licata hanno interrogato decine di persone ed operato perquisizioni nelle abitazioni di alcuni pregiudicati del luogo. L’ultimo omicidio a Ravanusa si era registrato nel luglio del 2005, quando davanti alla sua abitazione due killer in moto avevano ucciso a colpi di pistola Giuseppe Lentini.
Ravanusa. Ucciso in un agguato un pastore
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