Gli editori hanno respinto nuovamente il tentativo della Federazione della Stampa, con la mediazione del ministro del Lavoro, di riprendere il negoziato sul rinnovo del contratto. Una chiusura incomprensibile che mette in discussione il nostro Istituto di previdenza. Gli editori vogliono colpire stipendi e pensioni e sostituire il lavoro dipendente con tutte le forme di precariato possibile. I giornali scritti dagli editori non servono a lettori, giornalisti e a un Paese maturo”.
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