Ad oltre 47 anni da quel 19 giugno 1960 in cui posò la prima pietra della raffineria, Enrico Mattei, il fondatore e primo presidente dell’Ente del cane a sei zampe, “torna” a Gela. È infatti uno dei principali personaggi dello spettacolo “Il petrolio!” che debutterá, di fronte al pubblico dei dipendenti, mercoledì 28 novembre all’interno dei locali dello stabilimento.
Insieme ad Adriano Olivetti, Domenico La Cavera, Giorgio Ruffolo ed Eugenio Cefis, Mattei è infatti uno dei personaggi al centro dei “dialoghi possibili”, collocati fra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, in cui si articola lo spettacolo.
Al centro della messa in scena, curata da Francesco Saponaro, i contrasti fra Mattei e le grandi multinazionali del petrolio, i suoi rapporti con i Paesi produttori, le grandi speranze e le grandi difficoltá legate alla scoperta di giacimenti in Sicilia ed agli ambiziosi progetti nel settore petrolifero che in quegli anni presero avvio nell’isola, l’acceso dibattito fra gli esponenti locali di Confindustria e i vertici nazionali sulle ipotesi di sviluppo dell’imprenditoria.
L’iniziativa si inquadra nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario della prima seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana e rappresenta un momento di riflessione sul passato che ridia slancio al dibattito sulle scelte strategiche in campo energetico.
I dialoghi de “Il petrolio!” sono stati scritti da esperti dell’energia e studiosi del sistema politico ed economico siciliano: Marcello Colitti, Alfio Mastropaolo e Alberto Tulumello. Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con l’Archivio storico dell’Eni per l’allestimento e la ricostruzione del contesto ambientale dell’epoca, rappresenta la più recente tappa del progetto “Storie interrotte” e rappresenta il primo tassello di un articolato programma di iniziative sul tema dell’energia.
La produzione è a cura della Compagnia Nuovo Teatro di Napoli e lo spettacolo verrá replicato a Palermo dal 30 novembre al 2 dicembre presso l’Albergo delle Povere. “Muovendo da questa rappresentazione – afferma il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè – il progetto ‘Energia. Sicilia. Storie interrotte’ intende portare attenzione sulla necessitá che si riapra, in maniera moderna e con visione internazionale, il confronto sulle scelte energetiche per arrivare a decisioni chiare e sostenibili nel tempo.
La riflessione sullo snodo della fine degli anni 50, attraverso lo strumento dei dialoghi, rappresenta un modo per sollecitare un dibattito sull’energia oggi in Sicilia come possibile volano di sviluppo e chiamare a decisioni strategiche e operative la societá e la classe dirigente siciliana”.
“Non si tratta – non lo fa il progetto – di proporre tesi o soluzioni, di privilegiare un indirizzo energetico rispetto ad altri ma di porre in luce – aggiunge Miccichè – come, nel campo dell’energia, dopo tanti anni di indecisioni, sia giunto il tempo delle scelte e che, quando esse verranno compiute, per avere ricadute sullo sviluppo, dovranno essere realizzate quelle azioni di regolazione e di governo del territorio e di rinnovamento amministrativo che mancarono allora”.
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