Una cartella esattoriale da oltre 85 mila euro, da pagare entro 30 giorni, pena l’iscrizione d’ipoteca sui beni immobili. È questo quanto chiesto da Inail, agenzia delle entrate e Inps all’imprenditore testimone di giustizia Ignazio Cutrò. Quest’ultimo ricordiamo è da anni che denuncia il racket delle estorsioni.
“Quella cartella esattoriale – spiega Cutrò – doveva essere bloccata dalla sospensione prefettizia, ma per una serie di errori, ritardi e incomprensioni tra i vari Enti statali, è arrivata fino alla notifica. Non sto chiedendo sconti ma quello che mi spetta di diritto. Lo Stato, conclude, deve fare il proprio dovere: deve dirmi cosa devo fare per salvare la mia azienda dopo essermi ribellato al pizzo”.
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