Potrebbe giungere nelle aule del TAR di Palermo la vertenza sulla cabina elettrica collocata a Favara all’interno della Scuola Falcone–Borsellino. Il movimento che si oppone alla presenza della cabina, formato inizialmente dal locale partito della Rifondazione Comunista e comitato civico, Beni Comuni, nel tempo ha registrato l’adesione di numerose associazioni. Nonostante gli incontri effettuati con tecnici ed amministratori comunali, dove i responsabili chiedevano il rispetto del regolamento comunale in materia, da Piazza Cavour, sembrerebbero decisi a lasciare in quel sito la cabina elettrica che servirà a fornire energia alla nuova Tenenza dei Carabinieri. Per questo motivo, in una nota del Partito della Rifondazione comunista, guidato in Provincia da Antonio Palumbo e del comitato Beni Comuni coordinato da Massimiliano Centineo si legge:
” In queste settimane ci siamo limitati a confidare nel buon senso e nella sensibilità dell’amministrazione comunale ma oggi – continua la nota – di fronte ad un sindaco che preferisce tutelare gli interessi economici dell’ENEL al posto dei diritti della propria città, non possiamo più aspettare. Intensificheremo – scrivono – la petizione che comunque ha già visto più di 1000 cittadini firmare. Inoltre –continuano– stiamo valutando la possibilità di presentare un ricorso al TAR. Invitiamo – concludono – tutti i cittadini a darci forza firmando la petizione, le forze politiche e la deputazione locale per fare pressione sul Sindaco per indurlo alla ragione”.
Favara. Cabina enel scuola Falcone–Borsellino. Si potrebbe portare la questione nelle aule di Tribunale
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