Ed in occasione della tragica ricorrenza di ieri del 22esimo Anniversario dell’omicidio del Giudice Rosario Livatino, diversi sono stati gli attestati di elogio per il lavoro svolto dal magistrato canicattinese.
Per Michele Cimino di Grande Sud, il sacrificio di Livatino è rimasto per i giovani un punto di riferimento, un modello di comportamento civile e professionale, da emulare per l’impegno dei magistrati impegnati contro la mafia e la criminalità organizzata.
Per il Segretario Nazionale del PdL Angelino Alfano Rosario, Livatino è un esempio e un punto di riferimento per chi lavora libero da appartenenze, poiché l’unica appartenenza che si riconosce è alla giustizia.
Ed anche l’Amministrazione Comunale di Favara con il Sindaco, Rosario Manganella in una nota scrive: “Il dovere di chi lo ricorda deve soprattutto evidenziare la grandezza d’animo e la dedizione di questo giudice per la sua terra e per il suo lavoro”.
Anche la CGIL di Agrigento ha celebrato il ricordo del “Giudice Ragazzino”. L’organizzazione Sindacale però ha anche commemorato Filippo Gebbia e Antonio Morreale le due vittime innocenti della Strage di Porto Empedocle del 21 Settembre 1986, considerata la dichiarazione di guerra tra i clan di Cosa Nostra e Stidda. “Per noi – si legge in una nota del Segretario Provinciale Massimo Raso – è l’occasione per ricordare a tutti che, nelle nostre terre, la precondizione per ogni ipotesi di sviluppo e di futuro è legata alla capacità che avranno le forze sane di estirpare il cancro mafioso, di recidere – conclude Raso – i legami tra questo e l’apparato burocratico e politico”.
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