In discussione tra gli editori, che rappresentano l’informazione territoriale dell’intera Isola siciliana, le problematiche del settore radiotelevisivo analizzate alla luce dell’esperienza maturata dopo oltre 2 anni dal passaggio al digitale terrestre.
Tutti sono stati concordi nel constatare come lo switch off del 2012 abbia comportato per le TV siciliane notevoli investimenti economici per predisporre delle tecnologie necessarie alla trasmissione digitale.
Investimenti ancora del tutto improduttivi che rendono ancora più grave la situazione economica delle TV alla luce del notevole calo del numero degli inserzionisti dovuto alla crisi generale ma soprattutto all’incapacitá di una classe politica regionale che non è stata in grado di gestire tramite i fondi europei proprio lo switch off del 2012.
Politica regionale che successivamente si è riconfermata incapace dopo l’approvazione nel 2013 della legge sull’editoria, fortemente voluta dagli editori ma rimasta inapplicata perché senza decreti attuativi.
Gli Editori Televisivi Siciliani aderenti alla ReaTvSicilia hanno quindi approvato una serie di iniziative che metteranno in atto giá dalla prossima settimana per fare fronte comune e garantire la continuitá e la storia delle emittenti televisive locali, che da oltre 30 anni svolgono un “Servizio Pubblico” non riconosciuto e troppo spesso sottovalutato dalla classe politica.
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