Parliamo della scomparsa di un bambino a Bivona, piccolo paesino della provincia di Agrigento.
Diversi cittadini si erano già allarmati. Avevano letto e condiviso la notizia. Si cercava questo povero bambino.
Una ”voce”, ripetiamo, del tutto infondata. A confermare che si tratti di una bufala sono i carabinieri della locale stazione a cui si è rivolto anche il sindaco di Bivona Giovanni Panepinto per avere informazioni.
Una bufala che ha fatto infuriare il sindaco Giovanni Panepinto che annuncia una denuncia per procurato allarme.
”Nella mia vita pubblica e privata –scrive Panepinto su facebook– ho subito di tutto in termini di lettere anonime, dossier falsi, calunnie, oltraggi… ma non ho mai denunciato nessuno anche quando dovevo. Leggo post su facebook –scrive ancora Panepinto– anche di idioti, che la rete ha abilitato all’intelligenza, o di gradassi che usano la tastiera per superare frustrazioni e continuo a sorridere, ma stavolta NO. Non sono interessato come persona o personaggio pubblico ma come primo cittadino.
Stamattina –scriveva ieri il sindaco– arrivo a Cianciana, mi fermo per il solito caffè e mi dicono che su un gruppo Facebook o chat, come si chiamano, c’è la notizia di un bambino scomparso di Bivona, con tanto di foto che non conosco. Chiamo la caserma sconvolto. Il comandante mi dice che non sanno nulla. Alla fine è una bufala! Così con disinvoltura… una bufala! Domani –ha concluso Panepinto– mi recherò in caserma per fare una denuncia per procurato allarme e non so per quale altro reato, perché venga punito questo /a p.di m.”.
La rete è incontrollabile, il consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di non allarmarsi e soffermarsi ai soli titoli che circolano. Prima cosa da fare è guardare la fonte, chi scrive la notizia, quale giornale la riporta e se questo sia attendibile oppure no.
Solo così si evitano madornali bufale.
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