Non si fermano all’ ”alt” della Polizia e scatta un inseguimento prima in auto e poi a piedi.
È successo a Porto Empedocle lo scorso sabato quando, nel corso di una vasta operazione di controllo straordinario del territorio disposta dal Questore di Agrigento, la Polizia di Stato, nello specifico gli agenti della sezione Volanti del locale commissariato, ha fermato, al termine di un inseguimento Gino Mendola, empedoclino, e Andrea Castellino, di Cattolica Eraclea, entrambi 28enni.
Durante l’inseguimento gli agenti hanno visto lanciare fuori dall’auto un fucile a canna mozza artigianale, successivamente recuperato e posto sotto sequestro.
Una volta che i poliziotti sono riusciti a bloccare il mezzo, i due hanno proseguito la loro fuga a piedi, dirigendosi verso la vicina spiaggia. In questo frangente Andrea Castellino si sarebbe anche sbarazzato di 6 cartucce calibro 16 da caccia.
Poco dopo i poliziotti sono riusciti a fermare Castellino e poi Mendola, che nel frattempo si era nascosto dietro agli scogli, nei pressi della vicina centrale Enel.
A Cattolica Eraclea, a casa di Castellino, gli agenti hanno poi trovato e sequestrato 16 cartucce calibro 16, una pistola a salve priva di tappo rosso e un machete.
I reati contestati a Mendola e Castellino sono quelli di resistenza a pubblico ufficiale, fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico di arma clandestina e detenzione illegale di munizioni per arma comune da sparo. A entrambi viene inoltre contestata la violazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora a Cattolica Eraclea al quale sono sottoposti per un altro procedimento penale e, solo a Castellino, anche la violazione delle prescrizioni impostegli della sorveglianza speciale.
Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Agrigento.
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