Una volta si calava nei panni di un carabiniere, un’altra di un finanziere, un avvocato o un corriere per conto di una ditta di trasporti. Il fine però era sempre lo stesso: truffare i malcapitati. Stiamo parlando di Salvatore Tuttolomondo, 32 anni, di Porto Empedocle, che rischia ora un processo con l’accusa di truffa e tentata truffa.
Con già alle spalle una cinquantina di vicende giudiziarie, Tuttolomondo dovrà ora rispondere di cinque episodi che sarebbero avvenuti fra settembre e ottobre 2012 tra Agrigento, Favara e Porto Empedocle. In uno di questi l’empedoclino si sarebbe qualificato come un appuntato dei carabinieri di nome Gangarossa e – dopo avere esibito un distintivo falso – avrebbe chiesto a uno sconosciuto 80 euro affermando che servivano ”per un’immediata urgenza investigativa”. Il malcapitato ne ha dati 100 al che Tuttolomondo, con la scusa di andare a cambiare i soldi con banconote di minor taglio, se la sarebbe data a gambe levate.
È il Pm Simona Faga a chiedere il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 20 febbraio davanti al Gup Alfonso Malato. La difesa sarà condotta dagli avvocati Luigi Troja e Laura Guarneri.
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