La consulenza del geologo è stata chiesta per verificare le cause della pericolosa attività dei vulcanelli, nonché per accertare le condizioni strutturali dell’ente. Tre i soggetti, colpevoli secondo l’accusa, sotto processo: Domenico Fontana, l’ex presidente di Legambiente che gestiva il sito delle Maccalube; Daniele Gucciardo, dipendente della riserva; Francesco Gendusa, dirigente dell’assessorato regionale al Territorio.
”Se ci fossero stati percorsi di sicurezza, la strage non ci sarebbe stata” avrebbe precisato il geologo, che avrebbe anche analizzato la situazione della riserva degli ultimi 30 anni riscontrando 10 eventi simili a quello fatale per i due bambini. ”Questo – avrebbe aggiunto Cassaniti – significa che sulla base dei dati statistici il sito era da ritenere poco sicuro”.
”Nessuno poteva prevedere che sarebbe successo in quel giorno e a quell’ora – avrebbe concluso l’esperto – ma di sicuro un sito dove si sono verificati dieci episodi di quella natura è un sito pericoloso dove doveva essere attivato un monitoraggio perché i segnali di allarme erano tanti”.
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