Al momento, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, pare che un commando formato da quattro persone a bordo di un fiorino si sarebbe avvicinato, armato, presso via Torino.
Giunti sul posto, tre soggetti sarebbero scesi dal mezzo facendo esplodere diversi colpi di arma da fuoco, tra pistola e mitra. Davanti a loro in quel momento il favarese 35enne C.N., queste le iniziali del nome. La sparatoria si sarebbe consumata tra via Torino e l’interno di un magazzino che dà sulla stessa.
Almeno una ventina i colpi sparati.
Diverse le tracce di sangue e i bossoli rinvenuti dai carabinieri lungo via Torino, oltre a diversi fori di proiettile in corrispondenza del magazzino. Tracce ematiche appartenenti a persone diverse confermerebbero il fatto che i feriti siano più di uno. Del sangue sarebbe stato trovato pure nella sovrastante traversa di via Firenze, il che farebbe pensare che qualcuno sia fuggito proprio da lì.
Ma come il 35enne sia riuscito a scappare rimane un mistero; così come al momento non si sa chi e quanti lo abbiano portato la notte stessa, ferito a un gluteo, nei pressi del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di c.da Consolida.
Non è certo al momento nemmeno se e quanti fossero in compagnia del ferito al momento della sparatoria, né se qualcuno abbia risposto al fuoco dei tre sicari scesi dal fiorino. Un esame con lo stub, uno strumento in grado di rilevare tracce di polvere da sparo da chi nel breve periodo ha usato armi da fuoco, consentirà agli inquirenti nelle prossime ore di capire se il 35enne, pare chiuso nel suo silenzio e non intenzionato a collaborare, abbia o no risposto al fuoco degli aggressori.
A lavorare sul caso i carabinieri della Tenenza di Favara, coordinati dal Luogotenente Ivan Montebugnoli, del nucleo radiomobile di Agrigento e del nucleo investigazioni scientifiche. Non si esclude che il raid possa essere collegato ad altri recenti episodi: l’omicidio avvenuto in Belgio dell’empedoclino Mario Jakelich e il ferimento di Maurizio Di Stefano; l’omicidio dell’empedoclino Carmelo Ciffa, avvenuto a Favara nei pressi del supermercato Paghi Poco di c.so Vittorio Veneto, e ancora l’omicidio a Liegi del favarese Rino Sorce.
Collegato con la vicenda sembra essere anche il rogo di un’auto avvenuto sempre nella stessa sera in località Cannatello.
Commenta articolo