Nonostante il Gip del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato non abbia convalidato il fermo, perché non sussistono i pericoli di fuga, il 33enne rimane comunque in carcere. Il Gip ha ritenuto di firmare un’ordinanza di custodia cautelare in carcere tenuto conto dei precedenti penali e delle attuali misure di sicurezza cui è sottoposto l’uomo.
Difeso dall’avv. Angela Porcello, Scaccia durante l’interrogatorio non ha risposto alle domande ma ha voluto rilasciare delle dichiarazioni spontanee. Ha riferito di non essere staro lui a sparare i tre colpi di pistola che hanno colpito l’uomo, due alla gamba e uno all’altezza del costato.
La pistola usata, fra l’altro, non e’ stata ancora ritrovata.
Per l’avv. difensore il suo assistito non avrebbe avuto alcun motivo per sparare tenuto conto che la vicenda coniugale tra la vittima del ferimento e la moglie si era definitivamente conclusa lo scorso 5 giugno col divorzio.
Inevitabile il ricorso avverso la cattura di Gianluca Scaccia.
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