La cerimonia è stata solenne e si è svolta alla presenza delle più alte cariche civili, militari e religiose della provincia e non solo. Presente anche il Capo della Polizia – nonché direttore generale della pubblica sicurezza – Prefetto Franco Gabrielli che ha voluto onorare con la sua presenza questo momento tanto importante e significativo per gli agenti della Polizia di Stato. Alla giornata commemorativa ovviamente non poteva mancare anche il Questore di Agrigento Maurizio Auriemma.
La manifestazione, inoltre, ha visto la viva partecipazione anche dei familiari di Beppe Montana e di studenti degli istituti superiori del capoluogo e di alcuni comuni della provincia. L’evento ha avuto inizio presso lo spazio ”Temenos”, non molto distante dalla Questura, con un momento di ricordo di Beppe Montana. Numerosi gli interventi da parte di varie autorità, ma anche dei familiari stessi del funzionario e di scolari che hanno letto dei brani sul tema. L’ultimo intervento è stato quello del Capo della Polizia Franco Gabrielli.
Ci si è poi spostati presso la Questura per il momento principale, la scopertura e la successiva benedizione della targa marmorea intitolata a Beppe Montana. Intanto, nell’atrio della Questura, le Poste Italiane hanno proceduto all’annullo filatelico di un francobollo dedicato al poliziotto che diede la propria vita per la lotta alla mafia.
Infine, sempre in piazza Vittorio Emanuele, ai piedi di una magnolia piantumata dal Comune di Agrigento in ricordo delle vittime di mafia, idealmente legata all’ ”albero falcone”, è stato scoperto, da parte di due studenti, un cippo ove è stata apposta una targa recante la significativa frase di Peppino Impastato ”La mafia uccide, il silenzio pure”.
La manifestazione, e tutti i presenti alla stessa, hanno dato un chiaro messaggio di legalità e di ripudio di una realtà mafiosa che, seppur presente nel nostro territorio, non smette mai di essere contrastata da civili e organi di giustizia, come fece allora Beppe Montana.
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