È iniziato così, ieri, il momento comunitario tenutosi a Favara posto a conclusione del mese mariano durante il quale molti fedeli non hanno mancato il tradizionale appuntamento presso la chiesetta Beata Maria Vergine delle Grazie – meglio conosciuta come ”Grazia Lontana”.
Il santuario sovrastante l’inizio della statale 122, che dalla città dell’agnello pasquale porta verso Castrofilippo, conserva al suo interno l’immagine della ”Madonna delle Grazie”, oggetto di interesse che ogni anno – nel mese di maggio – muove in pellegrinaggio numerosi devoti del territorio.
Ieri, come detto, il mese mariano è stato concluso in piazza della Pace, poco distante dalla ”Grazia Lontana”. La statua era lì, così come le centinaia di persone che hanno voluto partecipare, molte sedute e molte rimaste in piedi, i parroci e il coro che ha elevato inni religiosi.
A presenziare la Santa Messa, concelebrata, è stato don Calogero lo Bello, parroco della comunità B.M.V. dell’Itria alla quale appartiene anche il santuario B.M.V. delle Grazie.
L’omelia è stata affidata a don Giuseppe Cumbo che, riprendendo l’esempio di Maria madre di Gesù, ha colto l’occasione per mandare ai tanti presenti un messaggio di speranza.
Presente, tra i rappresentanti della comunità ecclesiale cittadina, anche l’arciprete di Favara don Giuseppe D’Oriente.
Al termine della Santa Messa, sono stati fatti volare in cielo dei palloncini che hanno formato un grande rosario. A seguire, poi, una breve processione: ci si è spostati da piazza della Pace verso la ”Grazia Lontana” dove, tra canzoni e ultimi momenti di raccoglimento, la statua è stata riposizionata nella sua ”dimora”.
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