La decisione è del tribunale di Agrigento che dispone per l’uomo anche l’obbligo di soggiorno nel suo paese d’origine. La misura di prevenzione personale avrà durata due anni.
Daniele Rampello è imputato per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di corruzione, falso e truffa aggravata, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. È considerato, secondo l’accusa, l’ideatore e l’organizzatore di un ampio sistema corruttivo smantellato poco più di quattro anni fa grazie alle indagini della DIGOS, su coordinamento della Procura di Agrigento.
L’operazione assurse agli ”onori” della cronaca come ”La carica delle 104”. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, medici, paramedici, autisti di ambulanze, anziani e gente comune, con l’aiuto di pubblici impiegati infedeli, avrebbero pagato somme di denaro per avere false certificazioni, al fine di godere delle agevolazioni previste dalla legge 104.
Nei giorni scorsi a Rampello sono stati confiscati numerosi immobili, vetture, rapporti finanziari e impianti di produzione di energia rinnovabile per un valore complessivo di circa 2 milioni e 200 mila euro.
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