La Regione Siciliana ha inviato ad Agrigento un ispettore che dovrà vagliare il bilancio 2018 prodotto dal Libero Consorzio Comunale. Bisognerà verificare se le assegnazioni disposte siano state utilizzate nel pieno rispetto delle finalità proprie delle stesse per garantire i servizi essenziali della popolazione.
Avrà 60 giorni di tempo, all’incirca 2 mesi, per ispezionare i bilanci e poi relazionare all’assessore regionale competente. Stiamo parlando di Vincenzo Raitani, l’ispettore inviato dalla Regione Siciliana all’ex Provincia Regionale di Agrigento. Raitani dovrà verificare l’utilizzo dei finanziamenti ricevuti nel 2018 dall’Ente sito in piazza Aldo Moro.
Nel decreto di nomina degli ispettori si legge che bisogna “verificare che le assegnazioni disposte in favore di Liberi consorzi e Città Metropolitane siano state utilizzate nel pieno rispetto delle finalità proprie delle stesse, per garantire i servizi essenziali della popolazione”.
Nel 2018 in Sicilia solo due province su nove sono riuscite ad approvare i bilanci del 2018, ovvero Trapani e Agrigento. Lo Stato pretende da ogni provincia un contributo per il risanamento della finanza pubblica, che di fatto assorbe per intero i finanziamenti regionali. Nel caso specifico della Sicilia, da tutte e 9 le province preleva 277 milioni, più del doppio di quanto la Regione ha dato lo scorso anno, ovvero 112 milioni. Ecco quindi perché la stragrande maggioranza dei Liberi Consorzi non ha approvato i bilanci. E chi lo ha fatto, come Trapani e Agrigento, è stato costretto a varare un piano lacrime e sangue.
Adesso l’invio ad Agrigento di un ispettore regionale che, come detto, dovrà controllare i conti e riferire al competente assessore.
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