Stando agli ultimi dati Istat, la popolazione italiana è in calo per il quarto anno consecutivo: gli stranieri aumentano, le nascite e i decessi diminuiscono rispetto al 2017.
Al 1° gennaio 2019 si stima che la popolazione italiana ammonti a 60 milioni 391 mila, oltre 90 mila in meno rispetto all’anno precedente. Scendono i cittadini italiani (55 milioni 157 mila unità), mentre aumentano gli stranieri residenti a 5 milioni 234 mila che rappresentano circa l’8,7% della popolazione. A stabilirlo i dati Istat pubblicati lo scorso 7 febbraio.
Per quanto riguarda le nascite, nel 2018 ce ne sono state 449 mila, ossia 9 mila in meno rispetto al 2017. Ed è il nuovo minimo storico.
Al calo delle nascite – si legge ancora nei dati Istat- si accompagna una fecondità rimasta stabile, pari a 1,32 figli per donna, e presenta come sempre un profilo diverso tra le regioni d’Italia. Nelle città del Nord, infatti, si arriva anche a 1,76 figli per donna, mentre al Centro e nel Meridione non si superano gli 1,29 figli per donna. Insomma al Sud si fanno meno figli rispetto al Nord.
A influire sicuramente anche l’età media al parto che continua a crescere, toccando per la prima volta la soglia dei 32 anni. Rimandare quindi la scelta di avere figli a una seconda fase porta a ridurre il tempo biologico a disposizione per procreare e, di fatto, ad averne mediamente meno.
Sempre secondo i dati Istat inoltre nel 2018 si sono registrati 13 mila decessi in meno rispetto al 2017. Nell’anno appena trascorso, infatti, si stimano 636 mila dipartite.
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