Vi parlavamo ieri del sequestro di un terreno del Demanio dello Stato che sarebbe stato adibito a parcheggio per i bagnanti. Ci troviamo di fronte alla spiaggia di Bovo Marina, a Montallegro. Stamattina conferenza stampa alla Procura di Agrigento dove sono stati illustrati i dettagli dell’operazione.
Sono accusati di avere occupato abusivamente l’area appartenente al Demanio dello Stato, adibendola a parcheggio per i bagnanti dietro pagamento di corrispettivo. Sono quattro i soggetti denunciati in stato di libertà per invasione di terreni e occupazione di terreni appartenenti al demanio marittimo.
I particolari sono stati resi noti questa mattina in conferenza stampa alla Procura della Repubblica di Agrigento. Il parcheggio in questione si trova in località Bovo Marina, a Montallegro.
Sull’area, ieri mattina, sono scattati i sigilli. Circa 5mila metri quadri sono stati delimitati e interdetti. A dare esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo è stato il personale della Polizia Locale di Montallegro in collaborazione con i Carabinieri, la Capitaneria di Porto, personale del Corpo forestale regionale e l’ufficio del demanio. A coordinare è stata la Procura di Agrigento, pm Gloria Andreoli.
Le indagini partirono circa un anno addietro. Secondo quanto accertato dalla Polizia Municipale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, l’area situata dinanzi alla spiaggia di Bovo Marina, nonostante appartenesse al Demanio dello Stato, di fatto sarebbe stata gestita nel tempo da 4 soggetti del posto che l’avrebbero adibita a parcheggio.
In termini di frazionamento e accatastamento sono stati ritrovati dei documenti catastali, è emerso in conferenza stampa, che da un punto di vista di correttezza amministrativa non dovrebbero esistere. “Nel passato, e purtroppo è passato remoto in cui eventuali reati che sono stati commessi sono caduti in prescrizione – ha detto in conferenza stampa il procuratore aggiunto Salvatore Vella –, evidentemente alcune pubbliche amministrazioni sono state quantomeno compiacenti in questa attività di illecito impossessamento da parte di privato di beni pubblici”.
Durante le operazioni di sequestro dell’area antistante alla spiaggia di Bovo Marina si sono registrati dei momenti complessi e di tensione legati a interessi economici dietro la gestione del parcheggio che, nella stagione estiva, ospita centinaia di auto al giorno e gestisce un notevole volume di affari. L’attività delle forze dell’ordine, comunque, ha garantito il regolare svolgimento delle operazioni.
Il fenomeno di appropriazione di aree demaniali, ricostruisce la Procura di Agrigento, è più ampio della vasta area già sequestrata. Le indagini non si chiudono qui, oltre ai denunciati, ci sono anche altri indagati.
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