Scoperto un presunto abuso edilizio a Realmonte, nei pressi della Scala dei Turchi. La Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ha sequestrato un cantiere nel quale si stavano realizzando opere in cemento armato per la costruzione di un chiosco.
Sequestrato un cantiere nei pressi della Scala dei Turchi, a Realmonte. Si tratta di un terreno sul quale si sarebbe dovuto realizzare un chiosco in prossimità della famosa marna bianca.
Ad apporre i sigilli, ieri, sono stati i militari della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle. La Guardia Costiera ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal pm Cecilia Bavarelli. Sequestro che scatta in quanto, secondo gli accertamenti effettuati, si stavano realizzando opere in cemento armato entro la fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dalla battigia.
Il cantiere, inoltre, alla Guardia Costiera risulta in difformità al permesso di costruire rilasciato dal Comune di Realmonte, che prevedeva la “realizzazione di una struttura precaria in legno” piuttosto che il getto di cemento armato. L’opera cementizia, insomma, sarebbe priva di autorizzazione per essere realizzata.
Il sequestro è scattato, fanno sapere dalla Capitaneria di Porto, per evitare che la prosecuzione dei lavori possa arrecare danno ai vincoli paesaggistici esistenti in questa zona, nei pressi della Scala dei Turchi, che appunto in termini paesaggistici risulta di grande rilevanza.
Le indagini della Guardia Costiera sono state condotte d’intesa con la Procura della Repubblica di Agrigento, con accertamenti tecnici sui luoghi e verifiche documentali degli atti all’Ufficio Tecnico del Comune di Realmonte. Tutto è partito da una segnalazione ricevuta dall’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento e dal suo responsabile, Claudio Lombardo. Il Comandante della Capitaneria di Porto, Gennaro Fusco, dicendosi soddisfatto dell’attività svolta, ha ringraziato l’associazione “per lo spunto offerto dalla pertinente segnalazione”.
Secondo MareAmico, però, il cantiere sequestrato non è l’unico che in zona stava per fare sorgere un chiosco laddove non ci sarebbe dovuto stare. Sempre nei pressi della Scala dei Turchi, scrive MareAmico, “stanno per essere realizzati una miriade di chioschi, nessuno dei quali rispetta la distanza minima, imposta dalla soprintendenza di Agrigento, di 100 metri l’uno dall’altro”. “La Procura di Agrigento – conclude Claudio Lombardo – ha mandato un messaggio chiaro sequestrando il primo presunto abuso”.
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