L’inchiesta, secondo le ipotesi della Procura, avrebbe fatto luce su un presunto appalto milionario truccato al Comune di Favara. Il decorrere del tempo ha fatto cadere i reati in prescrizione. I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, hanno emesso una sentenza di assoluzione e tredici “non doversi procedere” per prescrizione dei reati.
L’inchiesta, che nel febbraio del 2013 fece scattare tre arresti, è quella denominata “Kainè trapeza”. Sotto la lente degli inquirenti c’è una presunta turbativa della gara per lavori di consolidamento e riqualificazione degli orti urbani, bandita nel 2008 dal Comune di Favara. In questo troncone erano imputati 14 soggetti, tra imprenditori e pubblici funzionari del Comune e dell’Urega.
Dai fatti contestati è passato circa un decennio. Lo stesso pubblico ministero, al termine della requisitoria, aveva chiesto che venisse emessa una sentenza di non doversi procedere per prescrizione dei reati.
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