Avrebbe compiuto un furto in abitazione, ma sarebbe stato tradito da una sua impronta riportata sull’auto usata per fuggire. I carabinieri arrestano un 20enne.
I carabinieri della stazione di Naro, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia di Canicattì, hanno arrestato un bracciante agricolo residente nella città dell’uva Italia. È Ionut Alexandru Ungureanu, 20 anni, nato in Romania, accusato delle ipotesi di reato di rapina aggravata e lesioni personali in concorso. Il giovane, ritenuto responsabile di una rapina messa a segno il 15 aprile del 2018 in c.da Mintina tra Camastra e Naro, sarebbe stato tradito dalla sua stessa impronta digitale.
Il furto avvenne all’interno dell’abitazione di un’anziana 75enne. A entrare in azione -secondo quanto ricostruito dagli inquirenti- sarebbero stati forse in tre, incappucciati e armati di una spranga. Avrebbero picchiato l’anziana per incuterle timore e l’avrebbero costretta a cedergli tutto l’oro e i soldi che aveva in casa. I malviventi le avrebbero sottratto anche una cassapanca e l’auto, una Toyota Aygo.
Poche ore dopo il fatto, le ricerche dei carabinieri avrebbero consentito di ritrovare l’auto rubata. Sulla vettura, i carabinieri specializzati nelle indagini scientifiche e in servizio al nucleo investigativo di Agrigento avrebbero esaltato una buona impronta digitale. Immediato l’invio al Ris di Messina che, a seguito di accertamenti attraverso le banche dati, ha dato conferma del match positivo.
L’impronta sarebbe risultata appartenere al romeno, che è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento. Gli altri complici del furto sarebbero in corso di identificazione.
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