A Favara il consiglio comunale potrebbe aumentare il tetto massimo di gettoni di presenza che un consigliere comunale può percepire mensilmente. Se ne discute questa sera al dodicesimo punto all’ordine del giorno che propone la modifica a un articolo del regolamento per il funzionamento della pubblica assise che tratta appunto di gettoni di presenza e del massimo percepibile.
A renderlo noto è il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Antonio Palumbo, già consigliere comunale di Favara e promotore della proposta che in passato ha dimezzato il compenso massimo raggiungibile da un consigliere dell’aula Falcone e Borsellino. Tetto che allora, spiega Palumbo, venne dimezzato da 1.120 euro a 560 euro ma che adesso potrebbe aumentare di nuovo.
Il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale in questione, che aumenterebbe appunto il tetto imposto al gettone di presenza, sarebbe frutto di una proposta del consigliere d’opposizione Tonino Scalia.
Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista fa sapere che, nonostante la proposta abbia avuto pareri negativi da parte dei dirigenti comunali interessati, i consiglieri presenti nelle commissioni che hanno analizzato il punto – molti dei quali in forza al M5S – avrebbero preferito non esprimere parere.
Antonio Palumbo si chiede come il tutto, che graverebbe sulle già dissestate casse comunali, stia avvenendo nel più assoluto silenzio e come mai a nessuno dei 24 consiglieri comunali e a nessuno degli amministratori è venuto in mente di avvisare i cittadini.
“I consiglieri eletti al grido di onestà – scrive Palumbo – si sono semplicemente riservati di esprimere parere in aula, senza prendere alcuna preventiva e ferma posizione. A questo punto mi sorge un dubbio – conclude l’ex consigliere -: non è che tutta questa vicenda sia una “marchetta” che il Movimento 5 Stelle e l’Amministrazione Comunale sono disposti a “pagare” pur di garantirsi i numeri della Fiducia?”.
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