Il 16 ottobre prossimo si discute la mozione di sfiducia nei confronti della sindaca di Favara Anna Alba. Ecco qual è il quadro del consiglio comunale e quali sono le posizioni dei singoli consiglieri. Chi voterà a favore della sfiducia? Cerchiamo di ricostruirlo in questo servizio.
Alle Comunali del 2016 fu un vero e proprio plebiscito. Il Movimento 5 Stelle con l’allora candidata sindaca Anna Alba stravinse le elezioni e i pentastellati non solo si insediarono alla guida del Comune di Favara ma ottennero anche la maggioranza assoluta in Consiglio comunale: ben 14 poltrone su 24, oltre che la presidenza e vicepresidenza del consiglio e la presidenza di tutte le commissioni consiliari. I favaresi riponevano grandi speranze in un agognato cambiamento tanto propagandato in campagna elettorale.
Poi… il fatto di avere un governo, anzi di avere gli ultimi due governi nazionali guidati dal M5S, lo stesso partito al quale appartiene la sindaca e tutta la maggioranza in consiglio, aveva fatto pensare che la strada per ottenere finanziamenti, agevolazioni per il Comune e accessi più semplici sarebbe stata garantita.
Da giugno 2016 sono trascorsi più di tre anni. Da allora a cambiare sono state più che altro le aspettative riposte dalla gente nell’attuale amministrazione. Differenze di vedute sono sorte anche tra coloro i quali militavano e militano nello stesso movimento grillino, tant’è che dopo tanto tempo di tensioni interne (iniziate a palesarsi dalle dimissioni del vicesindaco Lillo Attardo e ormai sotto gli occhi di tutti negli ultimi avvenimenti della politica favarese) a firmare la mozione di sfiducia alla sindaca sono stati anche la metà degli stessi consiglieri eletti del Movimento 5 Stelle.
Il prossimo 16 ottobre, di mercoledì, la mozione verrà discussa in aula Falcone e Borsellino. 16 è anche il numero di voti favorevoli che servono per terminare l’amministrazione Alba. Di “sì” alla sfiducia dati per “certi” al momento ce ne sono 11, corrispondenti agli 11 firmatari della mozione. Di veramente “certo”, comunque, non ci sarà niente fino al momento della votazione in aula consiliare.
A firmare il documento che elenca, secondo il loro parere, le inadempienze della sindaca Alba sono stati i consiglieri Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo, Sergio Caramazza e Vito Maglio per il Gruppo Misto, che siede all’opposizione, e Calogero Pirrera, Giuseppe Sorce, Carmelo Sanfratello, Massimo Liotta, Carmelo Costa, Giusy Sciara e Danila Baio per il M5S. Il loro voto, quindi, dovrebbe essere favorevole alla mozione di sfiducia della quale sono i promotori.
Secondo alcune voci di corridoio, però, non sarebbero da escludere comunque sorprese dell’ultimo minuto. E se qualcuno tra i firmatari, forse tra il gruppo dei 5 Stelle, il prossimo 16 ottobre facesse dietro front? Tutto può succedere, come non potrebbe accadere.
Rimanendo tra i banchi degli eletti all’opposizione, il consigliere comunale Tonino Scalia ha già annunciato in esclusiva ai microfoni di SiciliaTv Notiziario che non voterà la mozione.
Ufficiosamente, anche il consigliere Giuseppe Nobile ci ha fatto sapere che non ha intenzione di dare il suo voto di sfiducia alla sindaca. Inoltre, negli ultimi comunicati ufficiali, il consigliere comunale ha mostrato evidenti segni di apertura verso la sindaca Alba e la sua amministrazione, segno che evidentemente Nobile vorrebbe far continuare questa esperienza amministrativa e mantenere in carica l’attuale consiglio comunale, che lui stesso ha recentemente bollato come “il peggiore degli ultimi 10 anni”. Infine, Nobile è stato recentemente eletto vicepresidente della pubblica assise grazie soprattutto ai voti dei 7 grillini che sostengono la prima cittadina.
Tra l’opposizione ci sono anche i due consiglieri comunali del PD, Laura Mossuto e Calogero Castronovo, che dovrebbero dire “sì” alla sfiducia. Questo almeno faranno se manterranno fede a quanto votato da loro stessi, lo scorso mese, durante una riunione del circolo del Partito Democratico di Favara che “in maniera concorde e unanime si è espresso a favore dell’immediata interruzione di questa esperienza amministrativa”.
Salvatore Giudice, anch’egli eletto all’opposizione, ufficialmente non si è ancora espresso sulla mozione di sfiducia. Ufficiosamente, in maniera confidenziale, ci ha comunque fatto sapere che il suo voto sarà un “sì” alla sfiducia e che la sua intenzione è quella di restare tra i banchi dell’opposizione.
Nessuna posizione ufficiale, a quanto sappiamo, è stata presa invece dal consigliere Salvatore Fanara.
Passiamo adesso alla maggioranza grillina. I sette componenti del M5S in Consiglio comunale, quelli rimasti fedeli alla sindaca Alba, probabilmente diranno “no” alla sfiducia. Sono: Selenia Failla, Carmelina Cusumano, Leonardo Caramazza, Marianna Fallea, Salvatore Di Naro (presidente del Consiglio Comunale di Favara), Vincenzo Lentini e Giuseppe Bellavia. Nei giorni scorsi, con una nota a loro firma, hanno difeso la sindaca dalle responsabilità che i firmatari le hanno addossato durante una conferenza stampa sulla mozione di sfiducia.
Questo quindi lo scenario in cui la pubblica assise si avvicina e si prepara al fatidico 16 ottobre. A conti fatti, 14 dovrebbero essere i “sì” alla mozione, almeno quelli a oggi annunciati. Numero che ovviamente non è sufficiente affinché la mozione passi.
Ad ogni modo, l’appuntamento che potrebbe sancire la fine della Giunta Comunale e del Consiglio Comunale in carica è per le ore 19.30 di mercoledì prossimo 16 ottobre.
A cambiare le carte in tavola, comunque, non ci vuole nulla: basta un mal di pancia, un imprevisto o un dolore improvviso per far mancare la presenza di qualche consigliere comunale, il cui voto potrebbe essere decisivo per l’eventuale approvazione della mozione di sfiducia.
Nell’ipotesi, anche se pare remota, che questa proposta passasse, il Comune di Favara verrà temporaneamente guidato da un commissario, in attesa di nuove elezioni che potrebbero avvenire già in primavera.
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