Ve ne avevamo parlato già sabato con una intervista al consigliere comunale M5S Carmelo Sanfratello. Dietro l’angolo si nasconde un imminente aumento della Tari, la tassa sulla spazzatura. “È il regalo di Natale dell’Amministrazione Alba”, ci aveva detto il consigliere Sanfratello ai nostri microfoni.
La preoccupante vicenda era stata già segnalata in una nota dai quattro consiglieri del Gruppo Misto in consiglio comunale: Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo, Vito Maglio e Sergio Caramazza.
Tutto viene alla luce dopo aver notato due proposte di deliberazione consiliare, ossia quelle che riguardano: l’“Approvazione Piano Economico Finanziario TARI 2017 – Rideterminato” e l’“Approvazione Piano Economico Finanziario TARI 2018 – Aggiornato”. Le due proposte a breve approderanno in consiglio comunale.
A quanto pare, i soldi che i cittadini hanno già tirato fuori dal loro portafogli per la tassa sulla spazzatura per gli anni 2017 e 2018 non bastano per coprire tutte le spese e quindi si rende necessario un nuovo contributo economico, ovviamente a carico degli stessi cittadini contribuenti. Non si tratta quindi di sopperire al pagamento non fatto da altri, ma di aggiungere denaro per costi netti che, a consuntivo, sono aumentati.
Se le proposte di delibera saranno approvate dal consiglio comunale, infatti, ci sarà la rideterminazione delle tariffe della tassa sulla spazzatura per gli anni 2017 e 2018 per arrivare alla copertura integrale dei costi del servizio.
Insomma, i favaresi per i servizi già resi dovranno pagare di più, esborsando denaro per circa 700mila euro in tutto.
Il Comune chiederà ai contribuenti per il 2017 circa 200.000,00 euro in più, a fronte di un Piano “rideterminato” il cui costo totale del servizio passa da euro 6.252.485,26 a euro 6.443.218,18; e per il 2018 circa 500.000,00 euro in più, a fronte di un Piano “aggiornato” il cui costo totale del servizio passa da euro 6.391.092,99 a euro 6.880.225,49.
“Questo “disastro” da tempo annunciato -scrivono i quattro consiglieri di opposizione- inciderà sulle tasche dei contribuenti e rappresenta l’ultima, in ordine di tempo, delle tante conferme dell’incapacità degli attuali amministratori. Sono due delibere scandalose, oltraggiose, vergognose. Premiano gli evasori e fanno passare per “cornuti e mazziati” i contribuenti virtuosi: il vilipendio dell’equità fiscale si consuma nella stanza del Primo cittadino”.
A fronte di un aumento complessivo di circa 700mila euro, Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo, Vito Maglio e Sergio Caramazza si chiedono se sia davvero necessario procedere all’acquisto di una nuova montagna di mastelli invece di pensare a come potere ridurre i costi e migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti, anche con una maggiore vigilanza.
“Piuttosto che aumentare le tariffe, -continuano i quattro- pensi il Sindaco a portare in Consiglio un piano per la pulizia delle strade, dei marciapiedi, del cimitero; pensi a fare una serrata lotta agli evasori e a non vessare chi paga regolarmente”.
“Quando non si sa amministrare, è meglio andare a casa” – continuano.
Nella loro lettera i quattro consiglieri evidenziano pure come la discussione sull’aumento della TARI in consiglio comunale possa fare luce pure sulla reale nuova maggioranza numerica in aula, nata forse con la nomina dei tre nuovi assessori. La giunta è completa e si chiude una crisi politica durata circa sei mesi. Rimane l’interrogativo, scivono, se i nuovi assessori siano stati scelti con il “contributo delle forze politiche che non hanno votato la sfiducia” o siano semplicemente libera espressione del Sindaco, come annunciato. Un dubbio che potrebbe essere sciolto nel prossimo consiglio comunale quando gli inquilini di Aula Falcone-Borsellino saranno chiamati a votare le due deliberazioni che i quattro consiglieri del Gruppo Misto, vista anche l’indecorosa immagine della Città, annunciano rispediranno al mittente.
Commenta articolo