Mancano i tamponi per chi ha finito lo stato di quarantena. A lanciare l’allarme sono 28 sindaci dei 43 comuni della provincia di Agrigento.
I sindaci hanno scritto una lettera congiunta indirizzata al Presidente della Regione Siciliana Nello Musimeci, all’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza, al Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, al Direttore Generale dell’ASP di Agrigento, al Prefetto della Provincia di Agrigento e al Presidente Regionale dell’ANCI.
Tra i firmatari ci sono anche il sindaco di Favara, di Naro, di Ribera, di Sciacca, di Porto Empedocle e di Licata. Manca invece la firma del sindaco di Agrigento e di qualche altro primo cittadino.
Con Ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione Siciliana n.7 del 20 marzo scorso – ricordano i sindaci firmatari – è stato disposto per chiunque sia entrato in Sicilia dalla data del 14 marzo 2020, l’obbligo di permanere in isolamento obbligatorio presso la propria residenza o domicilio, adottando una condotta improntata al distanziamento dai propri congiunti e/o coabitanti, curando di areare più volte al giorno i locali dell’abitazione.
Per coloro che sono in isolamento, l’ordinanza ha disposto “che siano sottoposti a tampone rinofaringeo a ridosso della conclusione del termine di quarantena.”
A ridosso della prima data di conclusione del termine di quarantena (28 marzo 2020) – scrivono i sindaci- non risulta che ci siano state persone sottoposte a tampone.
Ecco che da parte proprio di chi deve terminare il periodo di quarantena arrivano richieste di chiarimento per capire come comportarsi alla scadenza dei 14 giorni senza aver potuto fare il test col tampone.
Secondo i firmatari risulterebbe che ad oggi le Asp non siano provviste dei tamponi e che non sia stato disposto nemmeno il coinvolgimento di laboratori accreditati che comunque dispongono di attrezzature adeguate per fare le adeguate analisi.
Secondo i loro conti, solo in provincia di AGRIGENTO sarebbero necessari circa 300 tamponi al giorno.
Nella lettera i sindaci esprimono la loro preoccupazione per l’assenza di informazioni da fornire agli interessati che a loro si rivolgono e chiedono risposte urgenti in merito.
Secondo i primi cittadini sarebbero stati addirittura da sottoporre a tampone anche coloro che sono entrati in Sicilia antecedentemente al 14 marzo.
FIRMATO I SINDACI DEI COMUNI DI:
Alessandria della Rocca
Bivona
Burgio
Campobello di Licata
Canicattì
Cianciana
Favara
Grotte
Ioppolo Giancaxio
Licata
Lucca Sicula
Menfi
Montallegro
Montevago
Naro
Palma di Montechiaro
Porto Empedocle
Ravanusa
Realmonte
Ribera
Sambuca di Sicilia
San Giovanni Gemini
Sant’Angelo Muxaro
Santa Elisabetta
Santa Margherita di Belice
Santo Stefano Quisquina
Sciacca
Villafranca Sicula
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