Sono già stati in Italia alcuni dei tunisini rintracciati dalle forze dell’ordine dopo uno sbarco fantasma sulla spiaggia Marina di Palma di Montechiaro.
Sono partiti da Monastir in Tunisia e hanno pagato 1.500 euro per la traversata.
Alcuni bagnanti hanno raccontato di avere visto una barca allontanarsi dopo avere abbandonato centinaia di persone, forse trecento, sull’arenile.
I migranti, una volta in spiaggia, sarebbero poi scappati nelle campagne.
Al momento gli unici dati certi sono una sessantina di tunisini rintracciati dalle forze dell’ordine e una barca di circa 10 metri.
Pattugliamenti anche in mare a caccia della seconda barca. Uno di loro ha detto che erano in 63.
Sono stati subito soccorsi in qualche maniera anche dal primo cittadino di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino.
Un primo pullman carico di migranti è stato trasferito a Porto Empedocle.
Giunti sul posto, i tunisini sono stati rifocillati, identificati e sottoposti ai primi controlli sanitari nella tensostruttura attigua alla banchina portuale. Adesso sono in viaggio per Taranto.
A Linosa, la più piccole delle isole Pélagie, sono arrivate una cinquantina di persone su una piccola imbarcazione.
Tutte di diversa provenienza: gambiani, somali, egiziani. Fra loro vi sono anche alcune donne.
Gli abitanti dell’isola hanno portato acqua, cibo e vestiti asciutti. Sono stati trasferiti a Lampedusa.
Altre tre imbarcazioni che rischiavano di affondare con circa 30 migranti sono state intercettate a largo delle coste trapanesi ieri, sabato 23 maggio, dalla Guardia di Finanza.
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