Cosa accadeva a Favara il Venerdì Santo negli anni in cui non esisteva il Covid-19.
La comunità cristiana favarese percorreva da Piazza Cavour i simulacri del Cristo sofferente con la croce addosso e della madre, Maria Addolorata.
Da lì percorrevano diverse vie cittadine, eseguendo le 14 le stazioni di dolore e passione del Cristo per arrivare poi al Calvario.
Una volta arrivati a “Cruci” si assisteva alla crocifissione di Gesù e alla sistemazione della Madonna Addolorata sempre curata dalla Confraternita della Santa Croce del Calvario.
Una manifestazione molto suggestiva che da tanti anni ha emozionato la comunità.
Tutti i preti della città di Favara erano lì presenti.
Durante il primo pomeriggio la gente faceva il tradizionale “viaggiu o Signuri” c’era anche chi lo faceva con i piedi scalzi.
La sera poi ricordiamo che la statua di Gesù crocifisso veniva tolta dalla croce per adagiarla all’interno di una teca di vetro che dal Calvario scendeva fino a piazza Cavour, seguito dalla comunità favarese e dalla Maria Addolorata, dove in tarda ora si viveva il tradizionale rito della “Spartenza”.
Ricordi che rimarranno impresse nelle menti di molti favaresi, immagini dove migliaia di cittadini tutti in piazza Cavour si emozionavano al dolore di Maria per la perdita del suo Figlio.
Chissà quando si potrà ritornare a fare tutto ciò, chissà quando sarà possibile senza alcuna paura di essere contagiati si potrà stare accanto senza più distanza interpersonale, senza mascherina senza più Covid tra le nostre vite.
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