Il blitz dei Carabinieri della Compagnia di Agrigento e della Tenenza di Favara, avvenne nel periodo natalizio del 2016, e portò all’arresto di cinque persone, finite in carcere, e altre due ai domiciliari. La droga, soprattutto cocaina, proveniva circa una volta al mese dal Belgio, occultata all’interno di pacchi spediti, ovviamente con destinatario e mittente fasulli, tramite le diverse società di trasporti e traslochi, che regolarmente compiono viaggi da e per il Belgio, a favore soprattutto dei molti emigrati. E una volta giunta ad Agrigento e Favara spacciata dalla banda.
Il pubblico ministero Luisa Bettiol, ha chiesto la condanna di tutti gli imputati del processo, che scaturisce dall’inchiesta “Up and down” (su e giù). Chiesti 24 anni di reclusione per Carmelo Fallea, 46 anni, di Favara; 22 anni per Calogero Presti, 48 anni, di Favara; 14 anni per Carmelo Vaccaro, 43 anni, di Favara; 12 anni e 6 mesi per Rania El Moussaid, 36 anni, originaria del Marocco e residente ad Agrigento; 11 anni e 6 mesi per Gaspare Indelicato, 38 anni, di Favara; e 3 anni per Stefano Sacco, 57 anni, di Porto Empedocle.
Le accuse a vario titolo per gli imputati sono di associazione a delinquere, finalizzata al traffico internazionale di droga e, in alcuni episodi, di cessione di sostanze stupefacenti o spaccio. I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, hanno fissato due udienze per le arringhe dei difensori, il 4 e il 21 ottobre prossimo.
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