Dopo la diffusione del video trasmesso dal Tg2, nell’edizione delle 20.30 di ieri, dove si vede il volto del numero uno di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, da ore, oltre 150 poliziotti delle squadre Mobili di Palermo, Trapani e Agrigento, supportati dagli uomini dello Sco (Servizio centrale operativo), e dei reparti prevenzione crimine di Sicilia e Calabria, sono impegnati in decine di perquisizioni in Sicilia, soprattutto nella zona della Valle del Belice, con l’obiettivo di individuare dove si nasconde il capo della mafia, latitante da 28 anni.
I controlli sono stati disposti dai magistrati della Dda di Palermo. Messina Denaro è stato ripreso da una telecamera di sicurezza, in una strada di campagna a Santa Margherita Belice. Quelle immagini risalgono al 2009, e sono le uniche che inquirenti, e investigatori hanno da quel lontano 1993.
Le perquisizioni sono scattate nella notte in particolare nei confronti di una serie di soggetti sospettati di essere fiancheggiatori del capo di Cosa Nostra, e di personaggi considerati vicini o contigui alle famiglie mafiose trapanesi e agrigentine. I poliziotti stanno operando in provincia di Trapani a Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Mazara del Vallo; in provincia di Agrigento a Santa Margherita Belice, e in provincia di Palermo a Roccamena.
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