Clamorosa retromarcia di due ragazzine, chiamate a testimoniare in aula, al processo a carico di quattro giostrai che, secondo l’accusa avrebbero abusato sessualmente di una ragazzina. Le amiche della presunta vittima avevano fornito elementi utili durante le indagini ad individuare gli autori della violenza sessuale. Adesso hanno ritrattato ogni cosa.
“Ci siamo inventate tutto, abbiamo detto che la nostra amica era stata violentata perchè volevamo tornare a casa. Non sopportavamo più di restare in Questura”, hanno detto le testimoni, adesso maggiorenni. Più volte sono state “ammoniti” del presidente del collegio del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato che ha ricordato loro l’obbligo di dire la verità.
Sul banco degli imputati quattro uomini: Vasile Lucian Isache, 28 anni, nato in Romania, residente ad Aragona; Costantin Cosmin Babiuc Pavel, 27 anni, rumeno, Bogdan Petru Corcoz, 24 anni, rumeno, residente ad Aragona; e Riccardo Fonte, 63 anni, di Caltanissetta. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata.
La presunta vittima, all’epoca dei fatti, il 13 maggio del 2015, doveva ancora compiere dodici anni. I quattro giostrai sono accusati di avere abusato della bimba nei giorni successivi alla festa della Madonna di Fatima, ad Aragona, dove era stato allestito un luna park, in cui gli imputati lavoravano. L’avrebbero trascinata in un vicolo e, a turno, l’avrebbero violentata.
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