Un pezzo di informazione rischia di sparire a causa della transizione del sistema radiotelevisivo alle nuove tecnologie. In Sicilia potrebbero spegnere il segnale un’ottantina di Tv locali.
L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Assostampa siciliana, sindacato unitario dei giornalisti, in una nota congiunta “esprimono preoccupazione perché ogni antenna dismessa è una voce che manca al pluralismo democratico”.
Ordine e sindacato dei giornalisti chiedono al governo nazionale “di valutare interventi che possano consentire il mantenimento dell’offerta informativa e la tutela dei livelli occupazionali”.
La nuova distribuzione delle frequenze lascia fuori circa 500 emittenti in tutta Italia.
In Sicilia particolarmente colpite sono le aree territoriali di Siracusa e Catania.
Domani, giovedì 24 febbraio, dal Mise a Roma si terrà l’udienza pubblica online per l’attribuzione delle eventuali frequenze residue ad alcune emittenti siciliane.
Per salvare le emittenti – secondo l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e l’Assostampa regionale – il governo nazionale dovrebbe rendere disponibili delle frequenze aggiuntive a costi accessibili alla piccola emittenza locale.
Commenta articolo