I pubblici ministeri della Dda di Palermo, Claudio Camilleri, Gianluca De Leo e Francesca Dessì, al termine della requisitoria, hanno chiesto la condanna dei venti imputati nell’ambito del processo con il rito abbreviato, scaturito dall’operazione “Xydi”, condotta sul campo dai carabinieri del Ros, nel febbraio di due anni fa, e che portò alla cattura di una trentina di persone, ritenute associate o vicini al mandamento mafioso di Canicattì, e delle famiglie mafiose di Favara e Ravanusa, e non solo.
La pena più alta, 20 anni di reclusione ciascuno, è stata proposta per Giancarlo Buggea, di Campobello di Licata, l’anziano boss Calogero Di Caro, 74 anni, presunto capo del nuovo mandamento di Canicattì e personaggio di spicco della mafia agrigentina, e per il settantenne Luigi Boncori, presunto capomafia di Ravanusa. Complessivi 18 anni di carcere chiesti per l’avvocato Angela Porcello, la professionista cinquantunenne, che poi è stata cancellata dall’Ordine, che avrebbe veicolato i messaggi dal carcere del boss di Cosa nostra Giuseppe Falsone, ristretto al 41 bis.
Queste tutte le richieste di pena: Giuseppe Sicilia (18 anni e 8 mesi); Calogero Paceco (10 anni e 8 mesi); Simone Castello (12 anni); Antonino Oliveri (10 anni e 8 mesi); Diego Cigna (10 anni e 8 mesi); Gregorio Lombardo (12 anni); Giuseppe D’Andrea (4 anni); Luigi Carmina (10 anni e 8 mesi); Gianfranco Gaetani (10 anni e 8 mesi); Gaetano Lombardo (10 anni e 8 mesi); Giuseppe Pirrera (2 anni e 8 mesi); Giovanni Nobile (2 anni e 8 mesi); Vincenzo Di Caro (2 anni); Giuseppe Giuliana (16 anni e 8 mesi); Giuseppe Grassadonio (1 anno di reclusione).
In questo troncone processuale un’avvocata di Canicattì, Annalisa Lentini, è accusata di falso e procurata inosservanza di pena: 2 anni e 4 mesi è la richiesta di condanna.
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