Il Gup del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha disposto il rinvio a giudizio di un settantenne di Montallegro, accusato di atti sessuali con una bambina di nove anni. La piccola e la sorella, hanno confermato le accuse in occasione dell’incidente probatorio, che si è celebrato nei mesi scorsi, davanti al Gip Micaela Raimondo. Le due minorenni avevano risposto al pubblico ministero Emiliana Busto, al difensore dell’indagato, l’avvocato Giuseppe Lo Gioco, e agli stessi legali che rappresentano la presunta vittima e i genitori, gli avvocati Fabio Inglima Modica e Floriana Salamone.
L’inchiesta è scattata, nel mese di marzo dell’anno scorso, dopo la denuncia della madre della bimba, presentata ai carabinieri. La donna ha raccolto le confidenze della figlioletta. Da lì si è sviluppata l’indagine. In particolare la donna ha riferito che era solito per la figlioletta frequentare l’abitazione della famiglia del pensionato, dato che da circa un anno, i due nuclei familiari avevano allacciato rapporti di amicizia, e di stabile frequentazione.
Almeno due sarebbero gli episodi al centro dell’inchiesta, scaturiti dai racconti della piccola, su degli approcci di natura sessuale, strusciamenti, palpeggiamenti, e toccamenti nelle parti intime. In un caso il pensionato, dopo il pranzo, con il pretesto di farle vedere dei giochi, l’avrebbe attirata nel garage, attiguo all’abitazione, e lì dentro l’avrebbe palpeggiata, baciandola poi in bocca, e successivamente le ha regalato dei braccialetti, caramelle e una banconota da 5 euro.
Sempre nella stessa giornata, poco più tardi, si sarebbe seduto accanto alla minore, per giocare con il telefonino e l’avrebbe baciata nuovamente sulla bocca.
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