Ha acquistato un trattore, marca “Carraro Tigrone 500”. Dopo alcuni colloqui con i presunti venditori, sono arrivati ad un accordo sul prezzo d’acquisto del mezzo. Il grottese ha effettuato il bonifico, e versato la caparra: 2.000 euro. Una volta ricevuto il denaro i venditori avrebbero spedito il trattore. Dopo alcuni giorni, ha provato a mettersi in contatto con loro, ma senza successo.
Quindi si è reso conto di essere caduto nella “rete” di una banda di truffatori. Un pensionato, settantenne, di Grotte, si è recato alla caserma dei carabinieri della Stazione di Racalmuto, ed ha presentato una denuncia-querela. Al termine di alcune indagini, davvero in tempo di record, i militari dell’Arma, hanno identificato e rintracciato i componenti del gruppetto di malviventi.
Si tratta di una donna V.B., di 72 anni, nata in Ucraina, residente a Locri, e di un uomo A.M., di 23 anni, nato a Lamezia Terme, residente a Gizzeria (Catanzaro), risultato essere amministratore unico di una società di trasporti. Sono stati denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per l’ipotesi di reato di truffa aggravata in concorso.
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