Un nuovo studio pubblicato su ‘Nature Communications’ rivela importanti scoperte sulla dinamica magmatica del vulcano Stromboli, fondamentali per la valutazione e la mitigazione dei rischi vulcanici. Gli esperti, provenienti da istituti internazionali, hanno analizzato cristalli rinvenuti durante i parossismi del 2019.
L’analisi ha rivelato un ringiovanimento del sistema magmatico dello Stromboli, indicando un ri-alimentazione del magma profondo, più caldo e ricco di volatili. I ricercatori hanno applicato modelli di diffusione alle composizioni chimiche dei cristalli, evidenziando che oltre il 70% degli eventi di ‘ricarica’ del sistema vulcanico ha avuto inizio circa un mese prima dell’eruzione del luglio 2019.
Confrontando i cristalli del 2019 con quelli degli anni precedenti, si è notato un ringiovanimento nel tempo del sistema di alimentazione del vulcano. Il mush, un corpo magmatico altamente cristallino, ha subito erosione e dissoluzione nel corso degli anni.
I risultati confermano che il parossismo del 28 agosto 2019 è stato alimentato da una seconda iniezione di magma, diversa da quella dell’eruzione del 3 luglio, sostenendo l’ipotesi di un ‘ringiovanimento’ del sistema. Inoltre, la coerenza tra le modificazioni cristallochimiche e i dati di monitoraggio conferma che le variazioni nel sistema magmatico profondo possono essere osservate con largo anticipo rispetto agli eventi parossistici.
Queste scoperte forniscono informazioni cruciali per comprendere i meccanismi che generano i parossismi a Stromboli, contribuendo allo sviluppo di sistemi di monitoraggio avanzati e alla definizione di strategie per la valutazione e la mitigazione dei rischi vulcanici.
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