Arresto convalidato e applicata la custodia cautelare in carcere. Questo ha deciso il Gip del Tribunale di Termini Imerese, Valeria Gioeli, a carico dei disoccupati Marco Ferraro, 25 anni, nato a Sciacca ma residente a Ribera, e Aymen Mahjoub 29 anni, tunisino, domiciliato in provincia di Agrigento, arrestati nella giornata di venerdì dagli agenti della polizia Stradale di Buonfornello, di ritorno dal Palermitano, dove si erano recati per rifornirsi di sostanze stupefacenti.
Nell’abitacolo dell’auto e nella ruota di scorta sono state rinvenute due bustine in cellophane contenenti complessivamente 21 grammi di cocaina, e un ovulo di eroina del peso di oltre11 grammi. Il controllo dei cellulari, inoltre, ha fatto emergere alcune chat di Whatsapp che sembrano fare riferimento, con nomi in codice, a cessioni di droga.
Entrambi restano rinchiusi nella Casa circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese. Devono rispondere delle ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Mahjoub, assistito dall’avvocato Giovanni Forte, nel corso dell’interrogatorio, ha negato ogni responsabilità circa il possesso della droga, dichiarando di non essere a conoscenza dell’occultamento della sostanza stupefacente rinvenuta nell’autovettura.
Ferraro, difeso dall’avvocato Fabio Calogero Inglima Modica, invece, ha dichiarato che si era recato a Palermo per acquistare l’eroina, ma per uso personale, mentre l’amico tunisino aveva acquistato la cocaina ed insieme l’avevano nascosta nel passaruota della macchina.
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