Nonostante fosse ristretto agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico, avrebbe continuato a spacciare stupefacenti. Il personale della Guardia di finanza della Tenenza di Porto Empedocle, ha interrotto una fiorente attività di spaccio di smercio di droga, ed ha arrestato un ventenne gambiano. Il blitz è scattato, l’altro pomeriggio, in via Santa Sofia, una traversa della più nota via Bac Bac, nel centro storico di Agrigento, alle spalle del Municipio e del teatro Pirandello.
Durante le fasi dell’arresto, i residenti si sono spontaneamente affacciati dalle finestre adiacenti, ringraziando le Fiamme gialle per il lavoro che stavano svolgendo, “Era ora” hanno detto. A carico del gambiano è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Subito eseguita dai finanzieri. L’indagato, dopo le formalità di rito, è stato portato alla Casa circondariale di contrada “Petrusa”.
L’immigrato era stato arrestato una prima volta, alcuni mesi fa dagli stessi finanzieri empedoclini. Non soltanto erano arrivati a lui e alla casa, presa in affitto, dove risiedeva, ma nel corso della perquisizione era stato scoperto uno stanzino, trasformato in una sorta di laboratorio degli stupefacenti. L’operazione aveva permesso il sequestro di ben 130 grammi di cocaina, alcune decine di grammi di crack e altre decine di grammi di hashish.
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