Il magistrato Marcello Viola, originario di Cammarata, resta procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il Tar del Lazio, condividendo le tesi difensive degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha rigettato i ricorsi proposti da Maurizio Romanelli e Giuseppe Amato. Viola, il 7 aprile del 2022, aveva riportato all’esito della votazione del plenum del Consiglio superiore della magistratura, 13 voti. Sei invece Romanelli e 3 Amato.
La nomina di Viola è stata impugnata, davanti al Tar Lazio, sia da Romanelli procuratore aggiunto di Milano che da Amato procuratore della Repubblica di Bologna. Marcello Viola, con il patrocinio degli avvocati Rubino e Impdiduglia, si è costituito in giudizio chiedendo il rigetto di entrambi i suddetti ricorsi.
Il Tar ha evidenziato la particolare importanza degli incarichi ricoperti da Viola quale procuratore di Trapani, in un territorio “fortemente infiltrato dalla presenza di organizzazioni mafiose”, e quale procuratore generale presso la Corte di Appello di Firenze, in una Procura generale “di primaria importanza nel panorama nazionale”.
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