C’è anche un agrigentino fra le 68 persone arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Catania che hanno sgominato due organizzazioni criminali: una dedita al furto di autovetture, l’altra al traffico di cocaina. Si tratta di Gioacchino Giangreco, 37 anni, residente a Campobello di Licata, nei confronti di cui il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania, Anna Maria Crisaldi, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
Oltre 400 militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Gip, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia etnea. Tra gli indagati anche esponenti delle cosche Cappello e Cursoti milanesi. Il provvedimento dell’operazione Carback, è stato eseguito nelle province di Catania, Agrigento, Siracusa, Pavia e Vibo Valentia. Nell’inchiesta, denominata “Carback”, altre 20 persone sono indagate in stato di libertà.
Le indagini, coordinate della Dda Catania, hanno individuato due associazioni criminali del rione San Giorgio. La prima era dedita alla commissione di furti di autovetture, per la maggior parte destinati all’estorsione con il metodo del “cavallo di ritorno”, ovvero il pagamento di un riscatto per la restituzione dell’auto al proprietario. La seconda era dedita al traffico di cocaina. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al furto, estorsione, ricettazione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante mafiosa, acquisto e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi e munizioni.
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