Sequestrati centinaia di animali, soprattutto uccelli, e 175 Kg. di prodotti alimentari privi di tracciabilità, ed elevate multe per complessivi 115.000 euro. Questo l’esito del maxi blitz effettuato, domenica mattina, alla fiera degli animali di Villaseta, che si svolge la prima domenica di ogni mese. Impegnati 20 carabinieri delle Stazioni di Porto Empedocle e Villaseta, e del Nucleo Cites di Palermo, coordinati dal comandante provinciale di Agrigento, col. Vittorio Stingo, e supportati dal personale medico veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale della città dei Templi. Sono stati eseguiti controlli a tappeto a carico di tutti i commercianti ambulanti presenti ed, in particolar modo, di quelli operanti nel settore zootecnico, allevamenti da fattoria e produttori caseari.
Il controllo costituisce una specifica e mirata attività finalizzata alla prevenzione e repressione del commercio e traffico di animali di specie protette, del maltrattamento di animali e della vendita di animali da allevamento di ignota provenienza e, di conseguenza, anche alla verifica del rispetto delle norme igienico sanitarie in materia di allevamenti e produzioni alimentari. L’attività ha purtroppo messo in luce una situazione di totale “babilonia” nel settore e soprattutto come questo mercatino sia divenuto nel tempo un porto franco per tutti coloro, che anche senza titoli e licenze di nessun tipo si improvvisano commercianti. Su oltre dodici commercianti, soprattutto di animali vivi da stalla, quelli cioè maggiormente soggetti a doverosi controlli di filiera igienico-sanitaria, è emerso che tutti a fattor comune operavano privi ed in violazione delle prescrizioni di legge previste, con animali privi di bolla di trasporto, di riconoscimento aziendale, senza bolo gastrico, chip, etichettatura auricolare ed in palese violazione delle norme previste per la tracciatura dei capi di bestiame.
Quindi animali provenienti da allevamenti abusivi e comunque di ignota provenienza e, pertanto, non commerciabili e non destinabili al consumo alimentare. Nella circostanza i medici veterinari dell’Asp, concordavano con i militari dell’Arma il sequestro ai fini di immediata confisca di circa cento esemplari tra maiali, conigli, pollame, pecore, capre e oche, animali senza alcun controllo sanitario e potenziali veicoli di infezione alimentare o patogeni virulenti come peste suina, febbre aviaria ecc. Mentre per tutti i commercianti in esame sono scattate sanzioni amministrative per complessivi 115.000 euro. Gli animali affidati al Comune di Agrigento verranno successivamente sottoposti a marchiatura e analisi sanitarie e, se ritenuti sani, ceduti ad aziende locali operanti nel settore delle fattorie didattiche.
Durante i controlli, veniva anche ispezionato un furgone adibito a frigo/alimenti per il commercio di salumi e prodotti caseari, il cui proprietario non solo lavorava con il frigo spento, ma altresì risultava privo di Dia alimentare e tracciatura dei prodotti in vendita. Pertanto, ritenuti in presunto cattivo stato di conservazione e non destinabili al consumo alimentare, venivano sottoposti a sequestro 175. Kg di prodotti alimentari e il titolare veniva sanzionato amministrativamente per oltre 4.500 euro.
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