“E’ stato garantito che, entro la fine dell’anno, inizieranno i lavori al Poliambulatorio per poter installare, in quella che sarà la nuova sala radiologica, la Tac e c’è un impegno, della commissione Sanità all’Ars e della stessa Asp, a valutare la possibilità di aprire un punto oncologico quanto meno per effettuare alcune terapie di cura direttamente sul posto”. Lo ha annunciato il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, a margine dell’incontro e dei sopralluoghi della commissione Sanità all’Ars.
Accolti dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa e dal sindaco Mannino, oltre ai componenti della commissione Salute all’Ars anche il dirigente generale regionale ad interim per la Pianificazione strategica Salvatore Requirez, il commissario straordinario dell’Asp Palermo Daniela Faraoni e il responsabile del Poliambulatorio Francesco D’Arpa.
“A Lampedusa e Linosa c’è gente che rinuncia a curarsi o rinuncia a fare delle visite perché i costi di spostamento non sono accessibili a tutti” ha spiegato, in merito al Pte, il sindaco Mannino. La commissione Sanità all’Ars è stata anche all’hotspot di contrada Imbriacola. “Anche loro concordano che sul fatto che quando vengono ospitate tantissime persone si creano dei disservizi – ha detto il sindaco Mannino – e quindi l’obiettivo principale e prioritario rimane quello del trasferimento rapido in altre strutture”.
Nel frattempo l’hotspot, dove all’alba c’erano 949 ospiti, è stato quasi completamente svuotato. In 300 sono stati con il traghetto Galaxy sono stati trasferiti a Porto Empedocle. Di questi, 50 minori non accompagnati andranno in Puglia e 25 resteranno ad Agrigento. Gli adulti andranno 100 in Piemonte, 50 in Campania, 30 in Umbria, 15 in Molise, altrettanti a Caltanissetta e 10 a Messina.
Adesso sono in corso, per un totale di 380 persone, ulteriori trasferimenti con aerei militari, ma si attende ancora conferma, ulteriori trasferimenti dovrebbero essere fatti con la nave. A trovare i posti, lungo la penisola, per collocare i migranti è stato il prefetto Valerio Valenti, commissario delegato allo stato d’emergenza. Uno sforzo immane visto che la scorsa settimana nella struttura di contrada Imbriacola c’erano 3.300 persone e appena l’altro ieri erano circa 2mila.
Uno sforzo reso possibile grazie al tour de force dei poliziotti della Questura di Agrigento, con in testa il questore Emanuele Ricifari, che hanno identificato e ascoltato tutti i presenti.
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