Ha aggredito una ventenne rumena nella sua abitazione, nel centro di Canicattì, e s’è scagliato, con calci e pugni, contro i carabinieri minacciandoli con una forbice da giardinaggio. L’algerino Smail Bensoltana, 44 anni, è stato arrestato con l’accusa di resistenza a Pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni aggravate.
Due militari dell’Arma rimasti lievemente feriti sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Lombardo” ed hanno riportato una prognosi di quattro giorni ciascuno. L’indagato, su disposizione del pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinò, è stato rinchiuso nella camera di sicurezza della Tenenza di Favara.
Al termine dell’udienza di convalida, nella quale l’algerino, difeso dall’avvocato Giovanni Crosta, si è difeso sostenendo di essere andato a casa della donna solo per prendere alcuni effetti personali, negando anche di averla aggredita, il giudice del Tribunale di Agrigento Michele Dubini ha imposto il divieto di dimora a Canicattì e il divieto di avvicinamento alla persona offesa. Il processo per direttissima, con il rito abbreviato, continua l’11 ottobre.
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