Una sessantina di statuette, protomi e busti femminili in terracotta, lucerne e piccoli vasi, frammenti di bronzo, mescolati a un gran numero di ossa, un ricchissimo deposito votivo, è emerso durante gli scavi nella Valle dei Templi, a nord del tempio di Giunone. La campagna di scavi è interamente finanziata e sostenuta dalla Regione Siciliana attraverso il Parco archeologico di Agrigento, diretto da Roberto Sciarratta, ed è guidata dall’archeologa Maria Concetta Parello. I ritrovamenti permettono di comprendere le dinamiche della distruzione di Akragas del 406 a.C. ad opera dei Cartaginesi.
“Lavoriamo senza sosta per restituire alla Sicilia momenti di storia che le appartengono – afferma l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato -. I ritrovamenti della Valle, che in questo momento sta vivendo una stagione straordinaria con gli oltre 23.400 visitatori soltanto nell’ultimo weekend, giungono durante una campagna di scavi avviata nel 2019 e poi bloccata dal Covid e questo rende ancor più significativo il ritrovamento. Sembra che ogni sito in questo momento abbia qualcosa da dirci”.
Il deposito votivo, che sembrerebbe sistemato sopra i livelli di distruzione della casa, potrebbe raccontare il momento in cui gli oggetti che lo compongono furono recuperati dagli akragantini dopo la distruzione. Per definire con certezza la funzione dell’interessante deposito occorrerà proseguire la ricerca.
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