Ha minacciato di morte, insultato e molestato, a cadenza quotidiana, una ultracinquantenne, sua vicina di casa. Una storia che andava avanti da mesi e mesi. La vittima non ce l’ha fatta più a sopportare una simile situazione ed è stata costretta a chiedere aiuto alla polizia. Una trentacinquenne, residente a Canicattì, alcuni giorni fa, è stata arrestata dagli agenti del Commissariato cittadino, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento.
L’indagata deve rispondere del reato di atti persecutori. Dopo la notifica del provvedimento e le formalità di rito, è stata accompagnata alla sezione femminile del carcere “Pasquale Di Lorenzo”. I fatti contestati sono iniziati l’anno scorso. Tra gli episodi anche il getto continuo da parte della trentacinquenne di acqua mista a candeggina, oltre che di escrementi di cane sul balcone della vicina che abita al piano inferiore. Le minacce erano continue, tra queste: “Non ti scordare che cammino con il coltello addosso e quando ti vedo ti accoltello, sei una morta che cammina”.
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