Come ormai annualmente accade, l’Arma dei carabinieri della provincia di Agrigento attraverso i reparti specializzati conduce particolari campagne di controllo nell’ambito di specifici settori. In particolare nei mesi che vanno da ottobre a dicembre le attività si sono concentrate sulla molitura delle olive e conseguentemente sull’annoso smaltimento delle acque di vegetazione.
I controlli mirati dei reparti territoriali dell’Arma e del Centro Anticrimine Natura del Comando provinciale di Agrigento hanno determinato una sensibile riduzione del fenomeno dello smaltimento illecito delle acque di vegetazione, seppure la problematica non può certamente dirsi risolta.
Tra le fattispecie di reato più ricorrenti, su un totale di 12 oleifici controllati, i militari del Centro Anticrimine Natura hanno riscontrato collettamento e scarico di acque reflue di vegetazione dei frantoi oleari in assenza della prescritta autorizzazione allo scarico; stoccaggio, trasporto e smaltimento non autorizzato delle acque di vegetazione dei frantoi oleari al di fuori dei casi e delle procedure previste dalla normativa vigente; inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni, nonché nelle ipotesi di carenza dei requisiti e delle condizioni richieste per le iscrizioni o comunicazioni.
“È il caso di ricordare – si legge in una nota dei Carabinieri – che le acque di vegetazione opportunamente trattate possono essere utilizzate quale correttore di acidità del terreno e che possono essere oggetto di spandimento nei terreni idrogeologicamente idonei a tale scopo. Anche in questo caso una maggiore consapevolezza delle potenzialità di impiego di questa materia prima secondaria, scongiurerebbe azioni in danno all’ambiente tanto inutili quanto dannose”.
Inoltre, le criticità registrate nei fiumi Naro e Magazzolo, e il caso del Bloom algale del lago Arancio, hanno fatto scattare, sempre a cura del Centro Anticrimine Natura di Agrigento, una serie di controlli specifici anche sugli impianti di depurazione.
Nell’ambito della stessa attività i carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento, un imprenditore del luogo, titolare di un oleificio con sede legale e operativa a Palma, per smaltimento di rifiuti non autorizzata. Nel corso di una verifica, effettuata con il supporto del personale dell’Arpa di Agrigento, i militari hanno accertato che il titolare dell’oleificio, smaltiva illecitamente le acque di vegetazione prodotte dall’attività di estrazione dell’olio.
Il suddetto controllo si inserisce al termine di una serie di verifiche agli oleifici, effettuate con il nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento nella settimana scorsa. In particolare, a Palma di Montechiaro, nell’ambito dell’operazione “Vigilanza speciale nel settore agroalimentare-aziende agricole”, il Nil ha condotto ispezioni in tre oleifici della zona, collaborati dai militari della locale Stazione.
I controlli hanno portato alla denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento di quattro persone, ritenute responsabili di diverse violazioni in materia di lavoro, sicurezza e privacy. Si tratta di tre titolari e amministratori di oleifici, accusati di aver installato sistemi di videosorveglianza privi di autorizzazione, e di un titolare di ditta di riparazione di impianti oleari, accusato di aver omesso di sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria e di aver omesso di consegnare i dispositivi di protezione individuale. Inoltre, è stato individuato un lavoratore italiano in nero.
L’intervento ha comportato anche la comminazione di ammende per complessivi 32.858 euro e la contestazione di sanzioni amministrative pari a 3.600 euro. È in corso la verifica sulla posizione di sei lavoratori, impiegati presso gli oleifici controllati. I carabinieri stanno accertando la regolarità dei rapporti di lavoro, delle retribuzioni, delle contribuzioni e delle assicurazioni.
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