Ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato il 17enne, che la sera del 2 luglio scorso ha gravemente ferito a coltellate un ventiduenne, figlio del noto chef pluristellato Pino Cuttaia, in uno stabilimento balneare della “Mollarella”, a pochi metri dal mare e da alcuni locali della movida di Licata.
I legali difensori dell’imputato, gli avvocati Salvatore Manganello e Alberto Caffarello hanno formalizzato la richiesta, accolta dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale per i Minorenni di Palermo, Antonina Pardo. Si torna in aula il 9 gennaio prossimo per la requisitoria del pubblico ministero, le arringhe difensive, le conclusioni e al sentenza.
Il minore, accusato di tentato omicidio, venne arrestato poche settimane dopo la brutale aggressione. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti del Commissariato di Licata, avrebbe utilizzato un’arma da taglio colpendo tre volte il ventiduenne. Un fendente al fianco, in particolare, provocò la rottura della milza e la perforazione della pleura che rese necessario un intervento chirurgico. Il giovane si salvò dopo settimane di ricovero in cui finì pure in terapia intensiva.
All’origine del fatto di sangue vi sarebbe un litigio provocato dalla richiesta di restituzione di uno scooter che il 17enne avrebbe rubato al fratello di Cuttaia.
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